Arriva dalla lotta greco-romana la sesta medaglia d’oro in questa  edizione dei Giochi Olimpici di Pechino per la spedizione italiana.  Merito di Andrea Minguzzi che nella categoria 84 kg ha sconfitto in  finale l’ungherese Zoltan Fodor. Nato a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, l’atleta ventiseienne agente di polizia, a distanza di 20 anni dall’oro di Maenza (Seul ’88, categoria 48 kg) ha riportato l’Italia sul gradino più  alto del podio ai Giochi Olimpici nella lotta greco-romana. Bronzo invece per il turco Nazmi Avluca e lo svedese Ara Abrahamian, protagonista di un clamoroso gesto di protesta contro i giudici. L’atleta ha infatti deciso di non indossare la medaglia di bronzo, lasciandola sul podio. Medaglia d’oro anche per Chiara Cainero nel tiro a volo,  specialità Skeet, alle Olimpiadi di Pechino. Al termine di una finale  caratterizzata da una fitta pioggia nelle fasi decisive, la trentenne di  Udine si è imposta nel primo giro di uno spareggio a tre. Ottava ai Giochi di Atene 2004, la Cainero – atleta del Corpo  Forestale – ha conquistato il titolo olimpico vincendo la finale con  95 piattelli centrati (due su due nello spareggio) dopo aver  stabilito il record dei Giochi nei preliminari con 72. L’argento è  andato alla statunitense Kimberly Rhode, che dopo aver visto sfumare  la chance dell’oro ha piegato in un secondo tiebreaker la tedesca  Christine Brinker, vincitrice della medaglia di bronzo. Nello  spareggio con la Cainero le portacolori di Stati Uniti e Germania  hanno mancato entrambi i piattelli a disposizione. L’oro conquistato oggi dalla friulana rappresenta la terza medaglia  italiana alle Olimpiadi conquistata dal settore del tiro a volo  (Giovanni Pellielo nel trap e Francesco D’Aniello nel double trap).  Ai microfoni di Rai Sport ha spiegato: «Ho cercato di dare il meglio e sono riuscita ad arrivare sul podio con 93. Onestamente pensavo servisse un punteggio più alto, vuol dire che effettivamente le difficoltà di questo campo sono oggettive. Sono entrata in forma due giorni  prima di partire per i Giochi. Ho 30 anni ma penso di poter dare  ancora molto a questo sport. Spero che questa medaglia possa servire  da stimolo anche per le ragazze della squadra. Adesso punto ad  arrivare a Londra nel 2012».



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