Prima le deludenti amichevoli esetive. Poi la clamorosa sconfitta in casa nella prima giornata. Ora l’ultima batosta contro il Lugano nel test amichevole di ieri che precede la gara di domenica contro il Genoa. Gli incubi recenti di Galliani e soci portano i nomi carneadiani di Valiani e Rennella. Non proprio Gerrard o Ibrahimovic. L’unica notizia buona è il ritorno di Kakà. E questa volta l’osservaizone non viene dalla carta stampata, facile a crare allarmismi, ma dall’interno. Clarence Seedorf, che già nei giorni scorsi aveva espresso la sua delusione per l’inizo del campionato, è stato chiaro: «E’ un ko che non fa bene. Dobbiamo stabilire cosa si può fare e cosa non funziona. Con tutto il rispetto per il Lugano, sappiamo che non è concepibile perdere con una formazione della seconda categoria elvetica. Chiediamo scusa ai nostri tifosi».



Sotto processo l’atteggiamento della squadra che, secondo l’olandese ha tirato i remi in barca dopo il primo tempo: «Non bisogna sottovalutare nessuno. Non bisogna passeggiare in campo». Come dicevamo, unica nota positiva il ritorno del brasiliano pallone d’oro. Per un altro brasiliano invece, i giudizi sono più cauti:«Pato ha bisogno di tempo e di tranquillità. Deve trovare la forza per restare più sereno. Se ricordate, anche quando tutti lo presentavano come il nuovo Ronaldo dicevo che bisognava essere più cauti». Queste ultime uscite si sommano a quelle che il numero 10 rossonero aveva rilasciato durante la settimana, ribadendo la necessità dei risultati anche a scapito del bel gioco. Convinzione questa che sicuramente, dopo la sconfitta di ieri, l’olandese avrà rafforzato.

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