DONI 6: Non ha particolari colpe sui gol e, anzi, è l’unico della difesa a non naufragare. Salva il risultato nel primo tempo con un mezzo miracolo su Cavani poi l’allegra linea difensiva gli lascia sbucare costantemente avversari da ogni parte e lui è quasi sempre pronto, nonostante sia (e chissà per quanto tempo ancora) in non perfette condizioni fisiche
CICINHO 4,5: Il brasiliano tascabile è semplicemente imbarazzante. Sulla destra lui e Taddei, al ritorno dopo 5 mesi, non spingono quasi mai e quando lo fanno non creano alcun fastidio ad un Balzaretti apparso in evidente affanno nelle rare occasioni in cui viene attaccato. Commette una quantità incalcolabile di errori in fase di impostazione regalando anche un paio di rimesse in zona d’attacco causa sbilenche aperture in orizzontale.
LORIA 5: Di testa sono quasi tutte sue, appena la palla inizia a scivolare sull’erba iniziano i brividi freddi. Rischia di regalare il pallone del 2-1 a Miccoli già nel primo tempo, con un retropassaggio lento ed avventato sul quale l’arbitro Saccani grazia Doni che tocca la palla con le mani, nella ripresa Miccoli e Cavani fanno quello che vogliono e il possente centrale romanista non la prende mai.
PANUCCI 5: Non meno colpevole del compagno di reparto, va in bambola ripetutamente sotto gli attacchi siciliani e non riesce mai a guidare la difesa come ci si aspetterebbe da un giocatore della sua esperienza.
RIISE 5,5: Nel primo quarto d’ora di gioco lui e Okaka martellano senza pietà il malcapitato Cassani che se li vede passare da tutte le parti. Poi si spegne progressivamente, a parte una punizione dal limite toccata dalla barriera e girata in porta da Taddei che per poco non regalava il nuovo vantaggio giallorosso.
DE ROSSI 6: Resta in campo per 35 minuti, poi è costretto a lasciare il campo per una contrattura al collo. Fino a quel momento aveva dato ordine e corsa ad una squadra già in calando dopo neanche venti minuti di gioco. Più che la sua presenza si noterà la sua assenza, coincisa con il tracollo della ripresa. Dal 37′ BRIGHI 5: Entra in campo per sostituire capitan De Rossi ma, come Pizarro, viene letteralmente travolto dalle folate di Simplicio. Poco lucido in fase di costruzione di gioco, insufficiente anche sul piano del pressing.
PIZARRO 4,5: Come, se non peggio di Cicinho. La prestazione del cileno è da incubo, costellata da errori raccapriccianti, appoggi sballati e una serie di disattenzioni culminate con la leggerezza in occasione del raddoppio siciliano. Come se non bastasse rimedia anche uno sciocco cartellino giallo nei minuti finali della partita, a suggellare una delle prestazioni più brutte del “Pek” con la maglia giallorossa.
AQUILANI 6: A centrocampo si salva parzialmente dal naufragio sfiorando la rete sugli sviluppi di una punizione calciata da Baptista e dimostrando una certa vivacità e una maggiore lucidità rispetto ai due compagni di reparto. Anche nella ripresa è l’ultimo a mollare ed uno dei pochi a provare il tiro. Comunque non certo una prestazione da tramandare ai posteri.
TADDEI 5: Non si vedeva in campo da aprile e la sua prestazione può essere parzialmente giustificata per questo. Però Rodrigo, a differenza dei compagni che sono rimasti in partita per una mezz’oretta, è sembrato correre su un tapis roulant fin dall’inizio e non ha mai trovato l’intesa con Cicinho sulla fascia destra. Ha la palla buona per cambiare la partita ma il suo tiro dal cuore dell’area finisce a lato e, di fatto, finisce lì anche la partita della Roma. dal 60′ MENEZ 5,5: Si fa vedere in un paio di occasioni, saltando l’uomo e mostrando buoni numeri, poi si incaponisce nel dribbling e infine sparisce, quasi rassegnato di fronte al vuoto pneumatico che lo circonda.
OKAKA 5,5: L’inizio è straripante, sulla sinistra si trova a meraviglia con Riise, dialoga con i compagni e sul piano fisico è insormontabile. Sul gol di Baptista tre quarti del merito è suo che imposta l’azione, detta il passaggio ad Aquilani e aggredisce la profondità servendo una palla comoda al brasiliano. Dopo, però, non si vede praticamente mai, prova anche a spostarsi al centro dell’attacco ma i palloni non arrivano e lui in fase di copertura dimostra di avere ancora molto da imparare. Dal 76′ MONTELLA S.V. : Per l’aeroplanino giallorosso una presenza solo per le statistiche. Entra in campo quando la partita è già chiusa e la Roma non abbozza neanche una reazione d’orgoglio. Un paio di conclusioni, una mezza rovesciata buona per i fotografi, uno dei pochi a provare il tiro.
BAPTISTA 6: Una punizione miracolosamente toccata da Amelia, un gol sottoporta da attaccante vero. La Bestia inizia ad entrare nei meccanismi di gioco di Spalleti e di nuovo dimostra che la sua posizione più naturale è quella da prima punta. Purtroppo il suo pomeriggio ispirato non è supportato dal resto della squadra e nel secondo tempo non riesce neanche lui a rendersi mai pericoloso.