Due vittorie con Frosinone e Al-Ahly su otto gare disputate. La crisi dei giallorossi ha raggiunto l’apice con la sconfitta a Palermo. Carlo Zampa, voce storica e amata dai tifosi della “Maggica”, ha voluto tracciare con noi la situazione dei giallorossi evidenziando i limiti di gioco ma sicuro che «il gruppo è unito e farà di tutto per superare le difficoltà».



E’ vera crisi o una situazione passeggera?

Sicuramente c’è una crisi di risultati. Abbiamo fatto un punto in 2 gare, soffrendo molto sia con il Napoli che con il Palermo. Ci sono problemi evidenti nel gioco e nella gestione della partita. Le assenze di alcuni giocatori e il fatto che i nuovi arrivi non si siano ancora integrati al gioco dei compagni sono le cause principali. Non penso sia un problema di preparazione tecnica, ma solo psicologico.



Si vocifera che la squadra non segua Spalletti e che alcuni giocatori abbiano problemi con un membro dello staff tecnico. Solo malignità o c’è un fondo di verità?

Sono le solite voci che più o meno ad orologeria escono nei momenti di crisi o difficoltà della squadra. A Roma sembra che tutti siano informati di quello che accade nello spogliatoio. Ma la verità è che sono voci prive di fondamento. Lo staff tecnico è quello dello scorso anno in cui avevamo vinto lo scudetto, se non fosse stato indirizzato a Milano, il preparatore atletico è stato premiato per i risultati ottenuti. Non credo che chi ha reso la Roma competitiva anche nell’ultima stagione nel giro di 2 mesi sia diventato un problema. Lo stesso vale per Spalletti. Ritornano le sirene del Chelsea, del suo contatto in estate e del suo possibile abbandono a fine stagione. Solo voci che non aiutano certo i giocatori. Dicono anche che Riise non sia un grande acquisto e si muovono dubbi sulle potenzialità del giocatore. Ma si dimentica che fino a poche settimane fa militava titolare nel Liverpool…



Comunque sembra ci sia stato un patto tra i giocatori per superare la situazione…

Ne sono sicuro, anzi credo che sia più che possibile. I giocatori devono ritrovare l’entusiasmo e la coesione dello scorso anno. Ognuno di loro vuole dare il massimo per uscire da questa situazione negativa

Il problema rinnovi può influire nella prestazione di alcuni giocatori come Panucci e Aquilani?

Non credo proprio che i rinnovi di alcuni giocatori possano portare a un loro rendimento al di sotto di quello che ci si aspetta. Panucci è un professionista serio come Aquilani che ha chiesto di avere un ritocco al contratto. Non dimentichiamoci, che se Aquilani non rinnovasse, subito ci sarebbero alcune squadre, Juve su tutte, pronte a prenderlo. Ma le vicende contrattuali non influenzano la situazione momentanea dei giallorossi.

L’assenza di Totti è un problema?

La mancanza di Francesco si fa sentire sia per l’aspetto tecnico che per il carisma di capitano. Ma la sua non è l’unica assenza che ha pesato sulla squadra. Pensiamo a quelle di Mexes o Vucinic, ai ritorni dalle rispettive nazionali di De Rossi, Aquilani e Baptista che si sono così allenati poco con la squadra.

Che voto parziale possiamo dare al mercato?

Il mio è stato e resta un 8. Per i giocatori che sono arrivati, per quello che la società ha fatto, investendo con un budget limitato e dopo un periodo segnato dalla possibile cessione della società. Siamo arrivati ad un passo da Mutu e non per colpa nostra l’affare è saltato. Sono arrivati Menez, Baptista e Riise e se ne è andato Mancini che ormai aveva deciso di terminare la sua permanenza nella Roma.

I tifosi aspettano il pronto riscatto…

Se vinciamo domani in coppa e domenica con la Reggina ritorna l’entusiasmo nel popolo giallorosso e si mette la parola fine alla crisi. Non dimentichiamoci che se Totti avesse segnato a Milano il rigore nella Supercoppa forse oggi parleremmo di altro. E alcune voci su crisi interne non sarebbero nemmeno uscite.