Luciano Moggi è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma per i reati di calunnia nei confronti di Attilio Auricchio, l’ufficiale dei carabinieri che coordinò le indagini su Calciopoli, e di minacce nei confronti dell’ex direttore sportivo della Roma, Franco Baldini. Le nuove indagini prendono il via dalle affermazioni fatte dall’ex direttore generale della Juventus durante il processo alla Gea, nel quale Moggi è imputato per illecita concorrenza con minacce e violenza insieme con il figlio Alessandro, con il figlio del ct della Nazionale Davide Lippi, con i procuratori Franco Zavaglia, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo. «Baldini e Auricchio si dovrebbero vergognare», aveva detto Moggi in aula lo scorso 17 giugno. «La vicenda appare come una cosa macchinata e predisposta. Sono sconcertato: non ci sono prove ma solo chiacchiere contro di me». Moggi è stato indagato anche per le minacce che avrebbe rivolto a Baldini il 19 giugno prima di un’udienza del processo. «Sono stato minacciato da Moggi», aveva detto Baldini. «Mi ha detto “buongiorno pezzo di merda” e poi con il dito puntato a pochi centimetri dal naso ha aggiunto: “guarda che così finisci male”». Il pm Palamara ha anche formalizzato l’iscrizione sul registro degli indagati per il calciatore del Napoli, Emanuele Blasi, per l’ipotesi di reato di falsa testimonianza.