Josè Mourinho sta preparando il suo primo allenamento del 2009. Rivedrà tutti i suoi uomini tranne Maicon, a cui ha concesso ancora 2 giorni di permesso, vista anche la squalifica che lo fermerà nella prima gara di campionato dopo la pausa natalizia. Il tecnico portoghese, in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, traccia il suo programma per il nuovo anno. Dice che «io il calcio italiano l’ho già capito, non mi serve altro tempo. Il mio contratto è per tre anni, non per tre mesi, l’evoluzione di una squadra è quotidiana e lavorerò così fino allultimo mio giorno: non so se sarà nel 2011 o anche dopo, ma di sicuro fino all’ultimo giorno».
Afferma che per il Milan «sarà una sfida complicata recuperare lo svantaggio di -9» e che « se oggi dovessi scegliere tra allenare l’Inter e il Manchester senza dubbi preferisco i nerazzurri». Interessanti passaggi poi li riserva alla telenovela Adriano e al calciomercato. Sull’Imperatore dice di volerlo e che oggi sarà presente alla Pinetina per gli allenamenti. «Non ho la minima indicazione che non sarà con noi ed è segnato come un nome importante per il mio primo allenamento del 2009. Per me Adriano è un opzione in più: se lavora con entusiasmo e sta bene fisicamente e psicologicamente, magari gioca già contro il Cagliari. Credo ancora che andarsene gli farebbe bene, ma da allenatore come faccio a pensare che uno se ne vada senza che nessuno arrivi?». Sul calciomercato apprezza Milito «credo che piaccia a tutti gli allenatori di serie A», ma allontana i sogni di vedere Owen e Drogba indossare la maglia nerazzurra. «Non ho pensato a Owen: nell’ultimo anno ha avuto infortuni importanti e ora non è l’Owen che conoscevamo». Sull’ivoriano suo pupillo fin dai tempi del Chelsea afferma che «non ho mai nascosto che è uno dei giocatori più importanti della mia storia di allenatore, ma è dal primo giorno che dico che non credo verrà all`Inter. Anzi, la mia sensazione è che rinnoverà il contratto con il Chelsea». Infine parole affettuose le rivolge a Super Mario Balotelli che, nonostante le smentite dei suoi fratelli procuratori, voci lo danno in partenza a gennaio. «Non gli serve cambiare ambiente, perché la Pinetina è come la casa di una famiglia e non conosco club che appoggi così tanto i suoi giocatori. Vorrei dare il mio piccolo contributo per fare di Mario un giocatore di primo livello, ma è lui che deve capire perché ci sono calciatori che arrivano al punto più alto e altri no». Insomma il piano Mourinho per il 2009 è chiaro: migliorare l’Inter e vincere scudetto e Champions.