Il 2008 è stato senza dubbio l’anno di Ronaldinho. Da quando è sbarcato a Milano il “dentone” brasiliano è tornato a mostrare tutti i suoi colpi, contro lo scetticismo diffuso fra i maggiori esperti di calcio. Sette goal e due assist in sole 14 partite, sono questi i numeri che accompagnano Dinho nella seconda parte dell’anno appena conclusosi, quella appunto rossonera.
Ora è iniziato il 2009 e dopo la pausa a Dubai, il Milan dovrà riprendere la rincorsa alla grande rivale nerazzurra, prima a 9 punti di distacco, e pensare alla coppa: «Disputare una grande Coppa Uefa: è questo uno dei nostri obiettivi – spiega il numero 80 al sito ufficiale del Milan – oltre a concludere il campionato nei primissimi posti in classifica per poter tornare a disputare la Champions League l’anno prossimo. Questa preparazione è fondamentale per la seconda parte della stagione, anche perché abbiamo la possibilità di recuperare gli infortunati. Al rientro abbiamo subito una partita difficile contro la Roma, in un ambiente dove c’è tanto entusiasmo, ma dobbiamo partire subito bene. Non sarà facile, ma solo preparandoci forte e giocando bene possiamo recuperare i punti che ci separano dall’Inter». Anche Ronaldinho, così come i dirigenti e i tifosi, spera che i moltissimi infortunati rossoneri vengano recuperati, anche se dalla prossima gara ci sarà un uomo in più, David Beckham che Ancelotti potrebbe addirittura decidere di schierare insieme agli altre 4 fantasisti Pirlo, Kakà, Seedorf e appunto Dinho: «Farci giocare tutti insieme – continua il brasiliano – è una decisione che spetta al Mister ma credo che si possa fare. Basta che tutti i giocatori siano disposti a sacrificarsi per il bene della squadra. Io posso adattarmi a qualunque situazione o posizione in cui mi chieda di giocare l’allenatore. Non ho difficoltà: centrocampo, attacco, sinistra o destra per me non c’è problema». Infine una battuta sul proprio stato di forma e sul suo futuro: «Per ora non voglio pensare e non sto pensando a quando chiuderò la mia carriera. Certo che in questo momento – conclude Ronaldinho – non mi immagino in nessun’altra squadra che non sia il Milan».