Abbiamo chiesto, in esclusiva per ilsussidiario.net, a Nando Sanvito, giornalista sportivo di Mediaset, un commenta sul periodo di crisi del Milan: «Leonardo deve saper dimostrare di poter stare al timone» ci ha confidato…

Sembra inarrestabile la crisi del Milan…

Ma anche prevedibile e annunciata da un mercato estivo che non ha voluto o potuto mettere rimedio ai limiti di questa squadra



E’ il caso di continuare con Leonardo in panchina?

Chiunque al suo posto sarebbe in difficoltà. I mali sono strutturali e li abbiamo indicati più volte. In queste condizioni puoi solo limitare i danni ma è proprio su questo che Leonardo deve saper dimostrare di poter stare al timone

Ci sarebbero i margini per limitarli?



L’impressione è che ci sia una sorta di autogestione dello spogliatoio, dove i giocatori più carismatici e anziani forzano un po’ tutte le decisioni. Essendoci in panchina un debuttante e per di più da sempre interno all’ambiente, questa poteva essere una delle modalità di gestione del gruppo ma se dopo un mese i risultati non arrivano si deve cambiare strada, l’allenatore deve prendere in mano la situazione senza guardare in faccia nessuno e imporre le sue scelte anche se scontentano i senatori. Ma per farlo bisogna avere personalità, idee e soluzioni, ripeto, non per fare calcio champagne ma per limitare i danni finché il mercato invernale o nella peggiore delle ipotesi quello estivo rinforzi la baracca.



Non si vedono però grandi alternative all’interno della rosa attuale…

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E’ vero, non sono tante, ma ci sono per evitare almeno che un giocatore di 34 anni, già poco dinamico di suo, sia costretto a giocare titolare 6 partite in 17 giorni. E poi si può anche guardare un dvd di Bari-Cagliari 0-1 per scoprire come limitare gli esterni della squadra pugliese che invece hanno fatto sfracelli a San Siro. Con Abate alto e Zambrotta in copertura a destra e Favalli e Ronaldinho a sinistra meno sofferenza contro il Bari ci sarebbe stata di sicuro. Se invece si insiste con Seedorf già spremuto da 4 gare consecutive e si getta in pasto ai difensori avversari un isolato e accerchiato Ronaldinho in un ruolo non suo, beh allora si è autolesionisti.

 

Leonardo può cambiare marcia?

Finora non ha offerto varianti tattiche. Dice che non c’è tempo per provarle, ma allora anche durante la pausa, coi nazionali via, sarà impossibile farlo. Io credo invece che si possano proporre soluzioni tattiche diverse con gente in campo più dinamica e diversamente organizzata rispetto al solito modulo del centrocampo a rombo. Bisogna aver il coraggio di provare. Mal che vada, i risultati saranno gli stessi di ora, ma avrai almeno tentato una strada alternativa

Questa crisi smentisce anche l’ottimismo dei mesi scorsi di Berlusconi e la sua filosofia dell’autofinanziamento del club

L’autofinanziamento del club resta un obbiettivo condivisibile, ma per arrivarci si doveva per tempo coltivare il settore giovanile , trascurato per decenni, investire in talenti emergenti in giro per il mondo rafforzando la rete di osservatori ed evitare contratti onerosi con giocatori a fine carriera. Non si può improvvisare una svolta così. Poi, per carità, capisco anche l’insofferenza di dover tirare fuori i soldi dopo averne visti sprecati a fiumi negli ultimi anni in giocatori mediocri…