MILAN – Arrigo Sacchi, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, analizza il momento di crisi del Milan. I rossoneri non partivano così male dall’epoca Terim e Leonardo è ora sulla graticola. «Il Milan , anche con sfortuna, ha perso clamorosamente contro lo Zurigo – spiega l’ex tecnico romagnolo – l’ambiente esterno ed interno è depresso dopo gli anni dello splendore berlusconiano. Però tutti i tifosi rossoneri devono avere rispetto e fiducia per questa società: dopo anni di successo il calo è fisiologico. Berlusconi e Galliani hanno dimostrato anche in passato di saperne venir fuori».



Ma Sacchi ha qualcosa da rimproverare alla dirigenza del Diavolo: «Per favore, si dimentichino i nomi roboanti e in declino – confessa – e si ritorni a privilegiare i giovani emergenti meno costosi e più redditizi. Questo club ci aveva abituato a vivere nel futuro, non nel passato. L’innovazione, i giovani talenti e un gioco d’avanguardia ne erano i presupposti».



Chiusura ottimistica su Leonardo: «Il pareggino di Bergamo deve dare coraggio a Leonardo e ai suoi ragazzi – conclude Sacchi – la grande esperienza e capacità dei dirigenti, la bravura di Leo e l’orgoglio e professionalità dei giocatori sono fondamentali per invertire questa tendenza».

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