Alla faccia della sportività e del gentil sesso. Botte da orbi fra “donnine” del calcio americano. La terzina Elizabeth Lambert, giocatrice della squadra dell’Università del New Mexico, dopo aver ricevuto una simpatica gomitata nello sterno da parte di un’attaccante (ovviamente sempre con l’apostrofo) della Brigham Young University, pensa bene di vendicarsi affibbiando un pugnone alla schiena della sua offenditrice. E fin qui si tratta di “normale amministrazione”. Ma la ragazza doveva essersi ben innervosita perché pochi minuti dopo se la prende con un’altra avversaria. Nel tentativo di difendere la propria squadra infatti non pensa molto alla tecnica dei propri piedi ma a quella delle proprie mani. Afferra infatti la coda di capelli intrecciati della propria collega e con una forza sovrumana la tira di colpo buttando questa a terra fra le lacrime. Risultato: ha ottenuto un’espulsione immediata e una squalifica a tempo indeterminato. Il tutto è accaduto durante la semifinale del torneo “Mountain West Conference”.