IL GOL DI HUNTELAAR IN CATANIA – MILAN – E’ un gol che vale il prezzo del biglietto. Aggiungici che è un gol che mette in cassaforte una partita soffertissima e che vale la vittoria fatto nei minuti di recupero. Aggiungici infine che è un gol che significa doppietta e – forse – la fine del tormentone sulla permanenza o meno di un attaccante ex Real Madrid appena arrivato a Milano.



E’ il due a zero siglato da Jan-Klaas Huntelaar in Catania-Milan, finita appunto 0-2 con due gol proprio di Huntelaar uno più bello dell’altro in “zona Cesarini”. Un gol spettacolare per cui tutti i commentatori hanno scomodato paragoni illustri nientemeno che con Marco Van Basten. Un pallonetto da fuori area, in girata e con l’uomo addosso. Un pallonetto che disegna una parabola imprendibile e che fa sembrare il pallone leggero, quasi su binari invisibili.



Lui Huntelaar, incassa gli applausi per il suo gol con il sorriso sulle labbra, ma sembra mantenere i piedi per terra come quando, invece di applausi per i suoi gol Huntelaar riceveva fischi dal pubblico e quella che sembrava indifferenza da parte dell’allenatore Leonardo.

Oggi celebra i suoi due gol come coronamento di quello che chiama “lavoro duro” che spera che gli dia maggiori chances di giocare in futuro in un attacco rossonero che comincia a diventare affollato, con Borriello e Inzaghi. Sì perchè se adesso all’elenco si aggiunge Huntelaar a suon di gol, tre uomini per una maglia sono davvero tanti e bisognerà lottare per averla.



A fine partita Huntelaar definisce “nice” (carino) il suo gol. E a Carlo Pellegatti, che chiede se non sia “il più nice” che abbia fatto Huntelaar risponde con il sorriso sulle labbra: “Ne ho fatto un altro uguale in passato. E mi piace anche segnare in rovesciata”. Evidentemente non gli piace solo il pallonetto. Jan-Klaas Huntelaar, il “Cacciatore” del gol, forse è davvero tornato.