Sandro Mazzola, in esclusiva per il www.ilsussidiario.net fa un’analisi appassionata e intelligente sull’Inter di Mourinho, a cui manca solo questa “Coppa dei Campioni” per essere accostata finalmente alla favolosa squadra degli anni ’60, la sua squadra allenata da Helenio Herrera.

Mazzola, l’Inter anche quest’anno sta facendo il vuoto in campionato…



I nerazzurri hanno un organico talmente forte che non hanno rivali in campionato. Questo è il motivo, semplice, delle sue vittorie.

In coppa invece fa molta fatica…

Credo che sia un mistero perché i nerazzurri in Europa facciano così fatica.

Contro la Dinamo Kiev è già una partita decisiva. Come vede questo incontro?



Credo che l’Inter possa vincere: la Dinamo Kiev è forte in attacco e a centrocampo, mentre in difesa ha molti limiti.

L’Inter passerà il turno?

Questa Inter è in grado anche di vincere la Champions…

Quali sono i punti di forza di questa Inter?

Proprio tutto l’organico è il punto di forza dell’Inter attuale. Anche se una citazione in più va data al reparto d’attacco, formato da Milito ed Eto’o e al portiere: Julio Cesar. E poi c’è Stankovic, in straordinaria forma in questo periodo. Questi potrebbero essere gli uomini decisivi per mercoledì.



Ma cosa manca quindi all’Inter attuale per diventare come la grande Inter che vinceva tutto negli anni ’60?

Mancano due comandanti come Picchi e Suarez. Loro erano veramente fantastici.

Cosa aveva di grande quell’Inter che è passata alla storia del calcio?

La mentalità, oltre che un grande parco di giocatori. Abbiamo vinto in quegli anni 4 scudetti, 2 coppe dei campioni e due coppe Intercontinentali. E poi un grande allenatore come Helenio Herrea…

 

Cosa aveva di speciale?

Sapeva guidare la squadra in un modo incredibile. Ricordo che dopo la sconfitta di Liverpool per 3 -1, si arrabbiò molto quando seppe che gli inglesi avevano chiesto informazioni sul Benfica, erano sicuri di incontrarlo in finale. Allora ci caricò tutta la settiamana. Disse che eravamo noi i più forti. E infatti a San Siro ribaltammo il risultato e vincemmo 3-0.

 

Che differenze ci sono tra Mourinho e Herrera?

Sono molto simili, sia nel lavoro quotidiano che sul piano tecnico visto che entrambi privilegiano molto il lavoro sul pallone. Sono simili nel rapporto con la squadra e nel modo in cui la caricano. Secondo me Mourinho è il nuovo Herrera.

E Mazzola si rivede in qualche giocatore dell’Inter?

Diciamo che Mazzola farebbe ancora oggi la sua figura e potrebbe giocare nell’Inter di Mourinho…

 

(Franco Vittadini)