MILAN – Quello di questo spezzone di stagione è un Milan ritrovato grazie anche ad un Dinho che sta tornando a poco a poco ai fasti di un tempo. Se è vero infatti che il Gaucho non è più quello della doppietta al Real del 2005 o della rete contro il Valencia partendo dalla difesa, è vero anche che i numeri e la visione di gioco del brasiliano hanno un valore inestimabile. E questo momento positivo è stato commentato dal diretto interessato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport: «Io mi sento sempre lo stesso – spiega il Gaucho – anche se negli ultimi tre anni sono successe tante cose. Non sono cambiato, ho solo più esperienza. Mi sto divertendo, mi piace questo Milan, con i giocatori che abbiamo possiamo permetterci di giocare all’attacco. E mi piace dribblare e mettere un compagno in condizione di segnare. Non sono mai stato un goleador, preferisco l’assist. Vedere un compagno che fa gol mi riempie di gioia».
Un Dinho ritrovato merito anche dell’ambiente caloroso che lo ha accolto: «I brasiliani che hanno giocato qui prima di me mi avevano fatto una testa così – spiega il verdeoro – ma quando sono arrivato ho scoperto che questo posto era anche meglio di come me lo avevano descritto. L’ambiente è una famiglia. Arrivare a Milanello è come arrivare a casa». Infine uno sguardo al futuro: «In futuro mi vedo come un calciatore. Oltre non vado. Sa cosa le dico? Voglio fare come Maldini: giocare fino a quarant’anni e anche di più. Sempre nel Milan? Perché no?».