Abbiamo chiesto a Domenico Marocchino, in esclusiva per ilsussidiario.net di commentare la trasferta di Bergamo che attende la Juventus. Marocchino proprio ha iniziato la sua carriera proprio con la maglia dell’Atalanta per poi diventare un grande giocatore con quella bianconera, dove ha giocato con Gaetano Scirea, altro prodotto del vivaio dei bergamaschi che per Marocchino resta uno dei più grandi giocatori di sempre.
Marocchino c’è Atalanta – Juventus un pronostico secco?
Vince la Juventus.
Come scenderanno in campo le squadre?
Vedo una Juventus che aggredisce l’Atalanta e i bergamaschi che cercano di chiudersi, come da copione…
E’ anche una sfida tra Conte e Ferrara…
Non vedo una particolare sfida tra i due tecnici. Secondo me non c’è in Antonio Conte uno spirito di rivalsa per non essere andato alla Juventus quest’estate. E’ invece una partita molto importante per il campionato di queste due squadre.
Tanti ricordi per lei a Bergamo e a Torino…
Tantissimi ricordi. Sono molto affezionato sia all’Atalanta che naturalmente alla Juventus. Devo dire a proposito che l’Atalanta è una società molto seria che ha sempre fatto bene. Tanti anni di serie A e tanti talenti lanciati secondo la politica attuata ormai da anni che guarda con molta attenzione al vivaio.
Nella Juventus ha poi giocato con Gaetano Scirea, tragicamente scomparso proprio vent’anni fa. Ci può raccontare questo grande campione?
Scirea è uno dei cinque giocatori più forti di sempre. Grande tecnicamente, intelligente dal punto di vista tattico, sempre corretto in campo e eccezionale fuori dal campo. Nel suo ruolo vedo più forte di lui solo Franz Beckenbauer. Di lui ho un ricordo fantastico. Mi manca tantissimo.
Parliamo invece di Juventus. Diego sta entrando in forma, sarà lui l’uomo che farà cambiare faccia alla Vecchia Signora?
Diego è un ottimo giocatore, ma non è certamente Platinì. Nel calcio si vince in undici, è un gioco di squadra, difficilmente è l’apporto di un singolo che può essere decisivo.
Si sente tanto invece l’assenza di Marchisio?
Marchisio è un altro giocatore molto forte. Ma non è ancora ai livelli di Tardelli, visto che spesso viene paragonato a lui. Piuttosto si sente l’assenza di Del Piero, un giocatore ancora adesso molto importante per la Juventus.
Cosa serve allora alla Juventus per diventare squadra?
Deve dimostrare continuità e non avere questi continui alti e bassi. I cali di rendimento non sono certo l’ideale per costruire un ciclo vincente e arrivare a vincere qualcosa d’importante.
Che differenza c’è tra Bergamo e Torino nel calcio?
L’Atalanta e la Juventus sono due società costruire per obiettivi diversi. Vorrei dire che l’Atalanta è un ducato, la Juventus un principato. Alla Juventus bisogna vincere, vincere, sempre vincere. Ma la passione calcistica che si respira a Bergamo non è di certo inferiore. C’è competenza e entusiasmo e si sfornano spesso giocatori di grande qualità. Uno su tutti Cristiano Doni, il più grande talento dell’Atalanta degli ultimi vent’anni.
l’erede di Marocchino chi è?
Non ci sono eredi. Ogni giocatore è unico e irripetibile. E’ un caso a se. Questa è la logica più vera del calcio.
(Franco Vittadini)