Alessandro Altobelli è stato una bandiera dell’Inter, con cui ha giocato dal 1977 al 1988 e ha vinto lo scudetto nel 1980 e due Coppe Italia nel 1978 e nel 1982 mettendo insieme in tutto 317 partite e 128 reti con la malia nerazzurra. In questa intervista in esclusiva per ilsussidiario.net, Spillo ci parla dell’Inter, del fenomeno Balotelli, di Nazionale e del suo modo di vedere il football.
Altobelli, questa Inter può vincere la Champions?
L’Inter se gioca come è capace di arrivare molto lontano. E’ una squadra molto attrezzata, con una rosa di giocatori molto ampia. Quando è in giornata l’Inter non può temere nessuno. Se gioca come contro la Dinamo Kiev o come contro il Rubin Kazan può puntare molto in alto. L’importante è che non perda la concentrazione, che i giocatori sentano sempre la partita. Quando questo succede nessun risultato è precluso.
Quindi per la trasferta di Bergamo con l’Atalanta non dovrebbero esserci problemi…
Se l’Inter è in giornata, la partita di Bergamo non è difficile. In questi anni i nerazzurri hanno vinto quattro scudetti senza fare particolare fatica. Questa stagione si sono visti dei cali, soprattutto in Champions… alla fine l’Inter deve temere solo se stessa.
Ma a Torino con la Juventus non è stato così…
L’Inter ha affrontato male questa partita e così ha perso. Non è riuscita a essere se stessa e ha pagato con la sconfitta.
In campionato l’Inter deve temere più la Juventus o il Milan?
Con tutto il rispetto per queste due squadre credo che l’Inter sia molto superiore. Non credo che possa avere rivali per la conquista del quinto scudetto consecutivo. Il divario tecnico con queste due squadre e con tutte le altre è troppo grande.
Qual è quindi il problema dell’Inter?
Il modo in cui affronta le varie partite. Quando non impone il suo gioco come a Barcellona e si lascia sopraffare dalla compagine avversaria vengono fuori i problemi.
Mourinho è un grande tecnico?
E’ un ottimo tecnico, ma perché possa diventare un allenatore in grado di lasciare un segno indelebile nella storia dell’Inter deve vincere qualcosa d’importante. Lo stesso Mancini, che ha vinto due scudetti, è stato esonerato. In Italia contano i risultati e anche da Mourinho si aspetta la grande impresa. Poi il tecnico portoghese deve migliorare anche sul piano dei rapporti con la stampa, con gli stessi giocatori. Deve cercare di avere un diverso comportamento nel gestire questo importante carico che ha.
Cosa ci dice di Mario Balotelli?
Balotelli è un grande giocatore. Può diventare grandissimo. Di certo si aspettano da lui cose eccezionali. Può fare la storia del calcio italiano nel prossimo futuro…
Come vede il rapporto tra Mourinho e Balotelli?
Qualche volta Mourinho fa bene, qualche volta fa male a trattare così Balotelli. Non è sempre colpa di Balotelli quello che succede all’Inter.
Lei e Beccalossi formavate una coppia eccezionale di giocatori. A chi potreste paragonarvi in questo calcio anni ‘2000?
Non credo che si possano fare accostamenti. Ogni epoca ha una sua storia. Il calcio vive di momenti e di periodi irripetibili.
Che differenza c’è tra il suo calcio, quello che si giocava ai suoi tempi e quello attuale? Forse allora c’era più tecnica, più classe?
Diciamo che anche se ogni epoca non assomiglia a nessun altra, il periodo calcistico dalla fine anni settanta al 1990 è stato il più difficile di tutti.
Parliamo ora di Nazionale, l’Italia ha avuto un sorteggio fortunato nel sorteggio premondiale. E’ un preludio a un’altra impresa anche per Sudafrica 2010?
L’Italia ha fatto sempre ottimi mondiali. Questo sorteggio chc ci ha messo con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia è stato fortunato. Il Paraguay forse è la squadra più ostica da affrontare. Poi il cammino se superiamo il turno sarà più difficile, visto che rischiamo di incontrare Olanda o Spagna o Brasile. Ma se vuoi vincere i Mondiale prima o poi devi affrontare tutti. Se l’Italia vuole ottenere il massimo in Sudafrica deve essere pronta a qualsiasi impresa.
C’è un centravanti che può fare grandi cose come Altobelli in questa Nazionale?
Toni ha fatto un grande Mondiale nel 2006. Di Natale è un ottimo giocatore. Forse però Pazzini attualmente è quello più in forma: Vedremo poi a giugno chi si presenterà con le maggiori credenziale da giocarsi in Sudafrica.
Cosa ne pensa invece della moviola in campo per evitare casi spiacevoli come quello di Henry di Francia- Irlanda? La moviola in campo?
Solo per determinate cose, come stabilire se un pallone è entrato in rete o no. Altrimenti diventa improponibile se si usa per tutte le azioni e tutti gli episodi di gioco… Non si può infatti con gli strumenti tecnici snaturare l’essenza stessa del calcio e il fascino segreto che questo sport ha sempre avuto.
( Franco Vittadini )