INTER – E’ il lancio lungo la giocata degli avversari che la difesa dell’Inter teme maggiormente. Con questo schema elementare la retroguardia nerazzurra è stata infilata in serie da Rocchi, Di Natale, Miccoli, Vucinic, Zalayeta e Tiribocchi, rischiando anche di prendere gol da Gilardino, che ha preso un magico palo, e da Ibrahimovic, durante la gara dell’andata di Champions col Barcellona.



Un fatto curioso e abbastanza paradossale visto che i lanci lunghi erano la precedente arma segreta dell’Inter di Mourinho. Lo Special One, infatti, si affidava spesso al cross di 30 metri per Ibrahimovic che tenendo palla e destreggiandosi fra gli avversari riusciva a battere il portiere o a smistare la palla ai compagni. Il problema è da ricercare soprattutto a centrocampo, visto che i difensori agiscono bene a differenze dei compagni dell’altro reparto, che rimangono spesso troppo ancorati all’attacco.



 

Da segnalare anche l’insostituibilità di Sneijder. L’olandese, insieme a Cambiasso, è il giocatore tatticamente più intelligente dell’Inter, in grado di guidare l’attacco ma anche di aiutare la difesa.

 

Ecco perché l’ex Real Madrid è considerato il vero talismano dell’Inter, capace di dare man forte al reparto offensivo ma anche alla difesa grazie a chiusure precise e puntali e a movimenti dal punto di vista tattico sempre impeccabili.

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