CHAMPIONS LEAGUE BAYERN MONACO- FIORENTINA – Poteva andare decisamente meglio alla Fiorentina di Cesare Prandelli, qualificatasi prima nel girone, che ha pescato il più forte avversario del gruppo delle seconde (escludendo le italiane), ovvero il Bayern Monaco. La squadra di Van Gaal è approdata agli ottavi grazie alla schiacciante vittoria contro la Juventus, nell’ultima giornata del girone. Una vittoria netta, con un punteggio pesante, un quattro ad uno che ha dimostrato la forza del club bavarese.
L’undici del Bayern è pieno di fantasia e qualità, basti pensare a due giocatori: Robben e Ribery. In attacco c’è anche la forza devastante di Mario Gomez, bomber tedesco che sembra abbia ritrovato la via del gol, ma anche la velocità di Olic, giustiziere e mattatore della sfida contro la formazione di Ciro Ferrara. Il centrocampo dipende dalla mente e dai piedi di Van Bommel, ma bisogna fare attenzione alla grande abilità balistica di Schweinsteiger, giovane centrocampista tedesco. Il resto lo metto l’allenatore, quel Van Gaal così tanto criticato ad inizio stagione, che adesso si prende le sue rivincite, con un calcio spettacolo che in Baviera comincia a piacere.
La difesa bavarese è sicuramente il punto debole della squadra. I due centrali, Demichelis e Van Buyten non garantiscono la giusta sicurezza, basti guardare il gol bianconeriodi Trezeguet, nato proprio da un’incertezza dell’argentino. I due soffrono gli attaccanti di movimento, quelli rapidi. Per questo Gilardino, uno dei migliori al mondo quando si tratta di smarcarsi in spazi stretti, potrebbe essere una spina sul fianco delle retroguardia baverese.
Il pericolo numero uno si chiama Frank Ribery, stella dall’indiscusso valore tecnico. Il francese, corteggiato da mezza Europa, è il valore aggiunto della squadra tedesca, il giocatore che può spostare l’equilibrio del match con una giocata. Il suo apporto è decisivo in ogni partita, frutto della fantasia del transalpino, pupillo di Zidane, che ha cercato, invano, di portarlo a Madrid.
(Claudio Ruggieri)