Alessandra Sensini è nata il 26 gennaio 1970 a Grosseto in Toscana. Nel windsurf è un’autentica campionessa, un bronzo alle Olimpiadi di Atlanta 1996, un oro a Sidney 2000, un bronzo a Atene 2004 e un argento a Pechino 2008. E poi ancora tre ori e due argenti nelle varie edizioni del Mondiale. Senza dimenticare i tre ori, i due argenti e i due bronzi agli Europei. Ma Alessandra non vuole fermarsi qua. E punta decisamente ai Giochi Olmpici 2012. Sarebbero i sesti della sua fantastica carriera. Intanto, è stata team manager di Azzurra alla Louis Vuitton Cup in cui la barca italiana ha battuto nella sfida decisiva New Zealand. Il prossimo sogno, Olimpiadi a parte, è quello di vincere l’America’s Cup…



Sembra proprio che Alessandra Sensini non si fermi mai. Dopo tante medaglie alle Olimpiadi, ora punta a Londra 2012?

L’obiettivio è quello. Partecipare alle prossime Olimpiadi e magari vincere una medaglia. Ci sto provando e mi sto allenando per questo importante traguardo. Vorrei proprio esserci nel 2012 e essere ancora competitiva.



Magari da portabandiera della squadra azzurra. Dopo questo anno esaltante dello sport azzurro femminile è giusto che tocchi a una donna guidare la rappresentativa azzurra…

Sì, è stato un anno esaltante per lo sport azzurro femminile con tanti successi in discipline sportive differenti. Noi donne abbiamo acquistato determinazione, convinzione, unite a tanta voglia di lottare e sacrificarsi per ottenere grandi risultati. In questo senso sarebbe bello che l’alfiere della squadra azzurra per Londra 2012 fosse una donna. Io sinceramente non ambisco a così tanto. Ci sono tante atlete che possono fare questo, come Josefa Idem o Valentina Vezzali, tanto per citarne due. Di certo sarei onorata se dovesse mai toccare a me…



Intanto ha trovato il tempo anche di fare la team manager di Azzurra alla Louis Vuitton Cup…

E’ stato esaltante. Soprattutto perchè Azzurra ha vinto questa competizione battendo nella sfida decisiva New Zealand, una barca fortissima e di grande tradizione. Questo ha dimostrato che i velisti italiani sono tra i più grandi al mondo. Non temono nessuno. Credo che possiamo arrivare a qualsiasi traguardo, anche i più difficili.

Magari vincere anche l’America’s Cup?

Niente è impossibile. Ci sono tutte le basi perchè questo accada. Magari già dalla prossima America’s Cup. Il livello dei nostri velisti è cresciuto e siamo ormai competitivi con tutti.

 

Cosa pensa a proposito della situazione attuale dell’America’s Cup tra ricorsi e controricorsi legali tra Alinghi e Oracle?

E’ triste che si vada avanti per vie legali, che ci si affidi agli avvocati e alle aule dei tribunali anzichè mantenere lo spirito originario di questa grande manifestazione.

 

Lei è anche vicepresidente della Federazione Vela…

Sì, cerco di dare il mio contributo anche per migliorare e rendere ancora più forte questa Federazione. L’Italia ha moltissimi circoli, moltissimi luoghi dove si può praticare questo sport. Voglio che questo sia sempre più facilmente possibile e voglio lavorare perchè tutto migliori, dalle strutture, alla competitività di questo sport.

I ragazzi che si avvicinano a questo sport come possono praticarlo?

C’è il progetto vela – scuola che la Federazione ha avviato proprio in tante scuole italiane. C’è così la possibilità di far praticare questo sport anche ai ragazzi, facilitando l’accesso a questa disciplina.

 

Che rapporto ha lei con il mare?

Stupendo, non posso vivere senza il mare, mi ci sono avvicinata fin da bambina e non me ne sono mai staccata. Guardare il mare è come stare di fronte a qualcosa di fantastico, quasi una divinità…

 

(Franco Vittadini)