Segnali di una piccola e lenta rivoluzione. In settimana a Vinovo hanno fatto capolino gli Agnelli. Hanno aspettato il momento giusto, cioè la contemporanea assenza di Blanc e Secco, per sferrare il colpo. Gli eredi dell’avvocato dopo calciopoli si sono riavvicinati alla squadra, ma adesso hanno intenzione di diventare operativi. Si prospettano, quindi, tempi duri per la coppia Blanc-Secco. In queste settimane non sta vacillando solo il futuro di Ciro Ferrara, ma anche quello del suo massimo sostenitore, il direttore sportivo Alessio Secco.



Fuori da ogni retorica è chiaro a tutti che l’ex difensore della Napoli e della Juventus è stato confermato in sella alla squadra solo perché il suo nome è legato a quello del Ct della nazionale. Come abbiamo scritto in più occasioni non si può esonerare Ferrara, perché altrimenti di fatti si boicotta anche il ritorno di Lippi, considerato da molti il medicinale adatto per curare lo stato patologico della Juventus.



Adesso, però, sono cambiate le carte in tavola ovvero la proprietà storica ha deciso di riprendere le redini del gioco. La serie di brutte figure (in particolare quella in Champions con il Bayern) hanno lasciato il segno. I movimenti delle ultime ore sono stati chiari: prima il riavvicinamento con un uomo di campo come Bettega e, infine, la mossa a sorpresa della visita a Vinovo degli eredi Fiat. Nel mezzo un presidente (Blanc) e un ds (Secco) che non sanno più che pesci pigliare. Blanc ha cercato e sta cercando (invano) di salvaguardare l’accordo di massima con Marcello Lippi; Secco ha provato a scaricare Ferrara per uscire indenne dalla contestazione dei tifosi.



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Ferrara, comunque, resta fino a fine stagione, a meno di un crollo in classifica. Il riavvicinamento degli Agnelli può significare, infatti, un cambio di politica. In questo nuovo scenario Cesare Prandelli sarebbe un ottimo asso nella manica.

 

Resta da vincere anche la resistenza dell’Inter, che potrebbe avere il suo nome nella rosa dei possibili sostituti di Mourinho. Molto dipenderà dall’esito di questa stagione: Prandelli vuole una compagine pronta a vincere, non una da ricostruire (altrimenti resta a Firenze e ritornano in pole position Gasperini o Giampaolo). Chi ha buona memoria si ricorderà che erano gli stessi nomi del dopo Ranieri. A volte ritornano.

 

(Luciano Zanardini)