Chi non si ricorda le notti magiche dei Mondiali del 1990 quando Totò Schillaci faceva innamorare l’Italia con le sue giocate e i suoi gol? Sabato si gioca Juventus – Inter il derby d’Italia, la partita più attesa da tanti tifosi delle due squadre. Schillaci ha giocato in tutte e due questi grandi club. Nella Juventus dal 1989 al 1992, 26 gol in 90 partite e due successi importanti come la Coppa Italia e la Coppa Uefa vinte nel 1990. Nell’Inter ha giocato dal 1992 al 1994, 11 gol e 30 partite. Senza dimenticare i 7 gol segnati in 16 partite con la Nazionale azzurra e il titolo di capocannoniere dei Mondiali del 1990 , 6 i suoi gol e il terzo posto conquistato con l’Italia. Ora dopo una carriera così importante Schillaci gestisce a Palermo, sua città di nascita, la scuola calcio per ragazzi Louis Ribolla. L’abbiamo intervistato in esclusiva per ilsussidiario.net su questa grande sfida e sul Mondiale che gli azzurri dovranno difendere
Schillaci, c’è Juventus – Inter, un pronostico su questa partita…
Juventus – Inter è la sfida più bella. E’ il derby d’Italia, la partita più sentita del calcio italiano. E’ una partita dove può succedere di tutto. Non c’è pronostico, è da tripla, considerando il valore delle due squadre.
Ai suoi tempi com’era?
Da una parte c’era l’Avvocato Agnelli e Boniperti. C’era il carisma e il fascino di una squadra, la Juventus che imponeva sempre il suo stile, la sua classe. Si respirava il clima di una società che dava eleganza al mondo dello sport.
E l’Inter?
L’Inter era la passione di Ernesto Pellegrini. Era una squadra che contrapponeva alla Juventus il suo blasone, la sua storia ricca di vittorie. Era una sfida tra grandi club del calcio mondiale.
E adesso come la vede?
Una grande partita tra due squadre di grande tradizione che infiamma i tifosi e il pubblico. Un evento memorabile ogni volta che le due compagini si affrontano …
Come si deciderà questa Juventus – Inter?
Sarà a centrocampo che si deciderà questa partita. Da una parte c’è la supremazia tecnica dell’Inter, dall’altra l’orgoglio della Juventus che mostra sempre il carattere nelle circostanze più difficili.
Come vede il reparto d’attacco delle due squadre?
La Juventus ha in Amauri un trascinatore, un uomo che carica sempre la squadra. Poi c’è Trezeguet che è spesso infallibile in area. Del Piero invece è un autentico fuoriclasse, un giocatore completo, capace di segnare gol incredibili.
E gli attaccanti dell’Inter?
Milito è uno dei più grandi attaccanti al mondo. Un giocatore completo. Fra l’altro in lui e in Di Natale vedo i miei eredi, i centravanti più simili alle mie caratteristiche. Eto’o è più geniale, anche più utile alla squadra. Balotelli è il campione del futuro, capace di fare cose straordinarie. Con una sola cosa che non va bene, quel carattere, quel temperanento che spesso lo porta a gesti, a reazioni inconsulte…col tempo dovrà cercare di migliorare
Un giudizio sui due allenatori?
Ferrara è all’esordio come allenatore, deve ancora farsi le ossa. E’ alla sua prima stagione in un club importante. Mourinho è un tecnico di esperienza che ha girato il mondo e conosce benissimo il suo mestiere.
Lei per chi tiferà?
Premetto che da bambino ero juventino. Devo dire comunque che ora la mia simpatia va a tutte le squadre in cui ho giocato, E poi naturalmente al Palermo, la squadra della città dove sono nato.
Il Palermo non sta attraversando un buon momento. Anche il Catania non va troppo bene. Le due squadre siciliane in serie A sono in diffiicoltà…
Il Palermo ormai è una big del calcio italiano. Ci si aspetta molto da questa squadra, che competa per un posto in Europa, che lotti per le posizioni di vertice. Penso che anche se adesso sta facendo fatica abbia tutto il tempo per recuperare. Per il Catania la situazione è più dura. Non si è molto rafforzato nella campagna acquisti e sta lottando per le posizioni più basse della classifica.
La Nazionale forse resta la squadra a cui è più legato…
Certo, ho un ricordo fantastico della mia esperienza ai Mondiali del 1990 quando riusciii a vincere la classifica dei cannonieri e a disputare un torneo fantastico. Sono ricordi che anche a anni di distanza restano indelebili, nella mente, nell’ animo.
Come vede l’Italia per Sudafrica 2010?
E’ una buona squadra che può stupire tutti, anche se certamente sarà difficile ripetersi e conquistare di nuovo il titolo mondiale. Dipende anche dalle squadre che incontrerà durante Sudafrica 2010. Anche se prima del Mondiale in Germania 2006 nessuno avrebbe scommesso un centesimo su un’Italia così forte…
Lei attualmente gestisce una scuola di calcio a Palermo. Com’è il suo rapporto con i ragazzi?
E’ stupendo fare imparare ai più piccoli il calcio. C’è una passione e un entusiasmo incredibili. E’ un modo per insegnare sport, ma anche perché i ragazzi stiano assieme, facendo qualcosa di bello e coltivando il sogno di diventare dei calciatori. E devo dire che tutti vogliono fare l’attaccante, il fascino del gol è sempre, fin da piccoli, la cosa più desiderata. Del resto in Sicilia sono nati centravanti come Anastasi e Schillaci… Aspettiamo di veder crescere il centravanti del futuro!
(Franco Vittadini)