La vittoria sperata. Il successo contro l’Inter è un ottimo segnale per il prosieguo della stagione: non cambiano, infatti, le posizioni in testa alla classifica, ma si riduce il distacco per una corsa a tre che potrà essere molto avvincente. La Juve ha fatto quello che doveva fare, cioè ha cercato di imporre il suo ritmo ai nerazzurri, che come era già successo a Barcellona hanno subito l’iniziativa dei padroni di casa. Ovviamente si deve e si può fare di più sul piano del gioco. L’undici bianconero ha messo in campo dinamismo e cattiveria agonistica, imponendosi soprattutto a centrocampo: sono stati decisivi da questo punto di vista gli inserimenti di Marchisio e Sissoko (e pensare che sono rientrati da poco).



Restano da oliare alcuni meccanismi. Ci sono alcuni giocatori (vedi Del Piero e Diego) che non sono al top della forma, anche se il capitano è stato determinante nell’azione della prima rete (guadagnandosi prima la punizione e poi partecipando al rocambolesco gol). I complimenti vanno a Ciro Ferrara, che ha saputo lasciarsi alle spalle la tensione e si è guadagnato la stima di tutto l’ambiente (tifosi compresi: le contestazioni di Vinovo sono ormai un ricordo). L’immagine più bella è quella che arriva al triplice fischio con i giocatori della Juve abbracciati in mezzo campo che festeggiano e che promettono di restare uniti per tentare l’assalto al titolo. La strada è lunga, ma la Juve ha le carte in regola (come del resto si diceva anche ad inizio stagione) per competere con Inter e Milan. Adesso non resta che pensare alla sfida di martedì con il Bayern con la consapevolezza di essere squadra.



(Luciano Zanardini)

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