ESCLUSIVA CALCIOMERCATO MILAN – In esclusiva per Ilsussidiario.net parla il noto esperto di mercato Ernesto Bronzetti, colui che ha svolto un ruolo chiave negli acquisti da parte del Milan di Ronaldinho e Huntelaar. Bronzetti analizza il ritorno in pompa magna del brasiliano e difende l’olandese, un goleador dalla media incredibile. E sul Real Madrid svela un interessante retroscena di mercato.



Buongiorno signor Bronzetti, parliamo di Ronaldinho: ora il giocatore è rinato, pensa che sia anche una sua vittoria visto che lei lo ha sempre difeso a spada tratta?

No non è una mia vittoria, è una vittoria di Ronaldinho. Dalla scorsa estate lui ha sempre detto che quest’anno sarebbe tornato e così è stato. È una vittoria del giocatore, della società Milan ed anche di Leonardo, visto che il tecnico e il Gaucho parlano la stessa lingua. Si sapeva che quest’anno sarebbe stata la stagione di Ronaldinho, perché quello che abbiamo visto lo scorso anno non era il brasiliano che ha esaltato tutti a Barcellona.



I motivi di questa rinascita stanno soprattutto nel cambio di allenatore quindi?

Indubbiamente si. Leonardo ci ha creduto, ha dato maggiori responsabilità a Ronaldinho e lui lo ha ricambiato in meglio. Comunque questo ritorno di Dinho non mi sorprende, visto che le prestazioni di inizio stagione sono cose normali per un campione come lui.

Huntelaar invece potrebbe ripercorrere le orme di Dinho?

Huntelaar non è quel giocatore che la stampa continua a criticare da inizio anno. Questo attaccante ha una media gol da paura e non è quel brocco che vogliono farci credere. Il problema è che in Italia si fa in fretta a bruciare i campioni, ma Huntelaar prima o poi sboccerà.



 

Venendo al mercato, cosa ne pensa della possibile trattativa Van Nistelrooy-Roma e di eventuali partenze da Madrid, (Drenthe e Van Der Vaart), destinazione Italia?

E’ molto difficile che Van Nistelrooy vada alla Roma, quasi impossibile. Non per un motivo di ingaggio ma perché dal Real Madrid, stando alle ultime informazioni in mio possesso, non parte nessuno.

 

(Davide Giancristofaro)