INTER_RUBIN KAZAN – I nerazzurri sono impegnati questa sera in Champions contro il Rubin Kazan, una sfida fondamentale per le due formazioni, entrambe alla ricerca del passaggio del turno. Ci siamo, o meglio, ci risiamo. L’Inter europea di Mourinho, ben diversa da quella del campionato, si gioca tutto questa sera, nel match verità contro i russi del Rubin Kazan, squadra da non sottovalutare, per avere informazioni chiedere al Barcellona di Ibrahimovic, sconfitto in casa da Dominguez e compagni.



Il “Meazza” non risponderà con il tutto esaurito, saranno circa 60 mila gli spettatori presenti, che formeranno comunque una bolgia visto che il terzo anello è stato chiuso appositamente per tenereil pubblico più vicino alla squadra. Ci vorrebbe la serata perfetta, un successo autoritario, senza patemi d’animo, senza avere le orecchie incollate a ciò che succede a Kiev, tra la Dinamo ed il Barcellona.



Il popolo nerazzurro vuole una risposta immediata dopo la sconfitta sul campo della Juventus. La vigilia del match ha visto un Mourinho strano, diverso, molto nervoso, che non ha risposto con le solite battute velenose ma con toni decisamente aspri, battibeccando a distanza con una ex bandiera dell’Inter degli anni ’60, quella che vinceva le Coppe Campioni, ovvero Sandro Mazzola. Forse le tante sirene di mercato cominciano ad infastidire l’allenatore lusitano, con Moratti pronto ad affidarsi ad un altro tecnico in caso di eliminazione precoce dalla massima competizione europea. Un altro mercoledì avido di soddisfazioni potrebbe rappresentare la fine della storia tra il portoghese e la società milanese, per questo la squadra è stata "pregata" di tenere alta la concentrazione, ci sono gli ottavi di finale da raggiungere, c’è una storia, negativa, in Champions da cancellare. Ed oggi è anche la festa del santo protettore San Siro, chissà che non faccia un miracolo europeo…



 

(Claudio Ruggieri)