E’ un Preziosi determinato quello che ha parlato quest’oggi in merito alla situazione di Gabriele Amato, 37enne rimasto schiacciato domenica, durante i tafferugli fuori dallo stadio Ferraris: «Domenica ero distrutto per quanto accaduto a Gabriele – spiega il numero uno del Grifone in una conferenza stampa a Pegli – e se qualcosa non cambia, se fatti del genere dovessero ripetersi, potrei anche pensare di lasciare il calcio». Poi il presidente rossoblu continua: «Non sono disposto a tollerare che per una partita qualcuno debba morire o restare ferito in ospedale, che un carabiniere possa prendere una pietra in testa. Non è possibile». Il presidente parla di svolta, di cambiamenti nel mondo del calcio, e chiede ai propri tifosi di dare il buon esempio e di “accogliere” quelli avversari: «Incitiamo i nostri giocatori, non insultiamo i nostri avversari – conclude Enrico Preziosi – l’offesa gratuita indica che non c’è mentalità sportiva, non c’è cultura dello sport».



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