A poco più di 10 ore dalla super sfida fra Inter e Manchester United, l’imperatore ritrovato Adriano, racconta le sue sensazioni pre-gara: «Chi passa fra Inter e Manchester – dice il brasiliano alla Gazzetta dello Sport – vince la Champions. Non chiedetemi perché, ma sento che sarà così». E i nerazzurri stasera cercheranno di utilizzare al meglio il gioco fisico che da tempo li contraddistingue. «Se c’è una cosa che non manca a me e Ibrahimovic è il fisico – continua l’Imperatore – difendiamo bene la palla, così la squadra può respirare, salire. E poi ci piace fare a sportellate, a me in particolare: è bello provare a far paura ai difensori. Sì, anche a Ferdinand: l’ho già affrontato con la nazionale, è molto forte, ma farò di tutto per metterlo in difficoltà».
Una battuta quindi sul rapporto con Mourinho, il vero segreto della sua rinascita: «Mourinho mi disse: “Voglio che resti: qui ti vogliamo tutti bene, devi solo lavorare come si deve e questo dipende da te” – confessa il numero 10 dell’Inter – Ero tornato dal Brasile e avevo paura di conoscere il mio destino: venduto? prestato? Quelle parole, che poi mi disse anche Branca, bastarono a ridarmi fiducia. Mourinho ha una cosa di bello – aggiunge Adriano – se hai dei dubbi, sa sempre come spiegarti cosa fare. Mi ricorda un sacco Prandelli, due allenatori diversi da tutti gli altri che ho avuto. Semplificando potrei ricordare quello che mi ha detto Mourinho un giorno: “Io ho due figli maschi: uno è a casa e uno sei tu”. Sono allenatori che mi hanno parlato tanto, che hanno saputo come starmi dietro. E’ il modo giusto per prendermi: diciamo il migliore per me».
Quindi un commento finale su un eventuale gol questa sera, gol che varrebbe più di qualsiasi altra rete in carriera: «Ho pensato che sarebbe il gol più importante della mia storia all’Inter – conclude l’attaccante – ho fatto gol nel derby, è vero, ma di derby ce ne sono due all’anno: sfide così, invece, chissà».