«Ora tutta l’Italia sarà felice perché l’Inter è stata eliminata» è questo il commento rilasciato a caldo da Mourinho, riferendosi alle polemiche di queste ultime settimane. Un Inter che esce comunque a testa alta, e forse solo per via della sfortuna. Solo i legni hanno iinfatti mpedito ai nerazzurri che la palla entrasse in porta e resta la sensazione che lo United sia riuscito a vincere facendo il minimo sforzo. «Non sono arrabbiato, ma triste – continua il tecnico portoghese – prima di toccare la mia squadra, dovranno toccare me. Non abbiamo avuto la fortuna che serve per vincere queste grandi partite: mi dispiace per chi questa coppa non l’ha mai vinta e voleva farlo. Dopo lo 0-1 c’è stata una grande reazione. Loro avevano paura, poi c’è stato il gol del 2-0 a freddo all’inizio del secondo tempo. Adriano ha avuto l’occasione per segnare il 2-1 che avrebbe messo ancora paura al Manchester. Ripeto: sono triste per i giocatori e per i tifosi».
Mourinho poi, spiega il segreto per superare queste gare: «Abbiamo dimostrato che in Champions l’Inter non ha più blocchi psicologici – spiega lo Special One – ma per vincerla ci vuole qualcosa di diverso, ad esempio una maggiore intensità di gioco. Quella che basta a primeggiare in Italia, in Europa non è sufficiente».
Ed ora via alla campagna acquisti: «Ci manca qualcosa – aggiunge Mourinho – ma lo dirò alla società. L’anno prossimo l’Inter avrà bisogno di qualche giocatore nuovo, ed altri come Balotelli saranno migliorati. La Champions si vince con la continuità del lavoro. Lo United di oggi è esattamente lo stesso che tre anni fa ha perso il campionato contro il mio Chelsea, a parte Berbatov. La prima volta che Ronaldo ha giocato contro di me aveva 18 anni, come ora Santon e Balotelli: il futuro è loro». Quindi una conclusione in classico “stile Special One”: «In ogni caso ora vinceremo sicuramente lo scudetto».