Se il discorso scudetto non fosse ancora aperto, con i tifosi che lo sognano, verrebbe da dire che alla Juve sono iniziati i saldi di fine stagione. Fanno male allo spogliatoio gli interventi prima di Trezeguet e poi di Ranieri soprattutto in un momento nel quale la Juve sulla carta può ancora – con uno scontro diretto da giocare a Torino – dire la sua in campionato. Le parole in libertà di Ranieri in risposta alle dichiarazioni di Trezeguet fanno male, sono pesanti come dei macigni. Non è certo la prima volta che le sconfitte portano degli inevitabili strascichi, quel che sorprende è il tono degli attacchi. Trezeguet ha preso di mira il tecnico per la sostituzione nei minuti finali della gara con il Chelsea, ma non è certo una novità: quale giocatore brama per essere sostituito? E Ranieri? Questa volta non ha risposto da lord inglese, sinonimo forse di una tranquillità perduta.



Un allenatore non può permettersi certe prese di posizione. Il tecnico bianconero ha parlato di un Trezeguet che ha toccato pochi palloni e ha ipotizzato, questo l’aspetto più grave, un affaticamento muscolare quasi immaginario. Ranieri si è reso conto di avere criticato un pezzo della Juve? Evidentemente sì. Ecco perché le ipotesi in campo sono due: Ranieri lascia a fine stagione e ha capito che i senatori non gradiscono la sua figura o semplicemente la stessa società, che non crede più in Trezeguet, ha dato il via libera alle risposte dell’allenatore. Ma molto più probabilmente il futuro di entrambi sembra essere lontano da Torino.



(Luciano Zanardini)

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