Lello Sciannimanico attualmente allena il Noicattaro in Seconda Divisione. Per anni è stato alla guida della primavera del Bari, dove ha cresciuto Antonio Cassano. Chi meglio di lui poteva tracciare, un ritratto del talento della Sampdoria, attualmente al centro delle polemiche non per le “cassanate”, che ormai appartengono al passato, ma per la mancata convocazione in Nazionale? In esclusiva per il sussidiario.net Sciannimanico racconta il Cassano di una volta, un ragazzo vivace ma mai sopra le righe, che ora ha sfondato con la maglia blucerchiata e che tecnicamente starebbe benissimo nell’Inter.



Com’era da giovane Cassano? Aveva già problemi caratteriali, si capiva che era un talento?

Cassano fin da subito si è distinto fra i ragazzini della provincia di Bari. Da piccolo aveva numeri unici ed è sempre stato un grandissimo talento. Era inoltre molto vitale, spesso irrequieto, ma simpatico e mai sopra le righe. Ricordo che una domenica, fece una tripletta, e poi una doppietta nella partita successiva, a quel punto decisi di metterlo fuori rosa: in quelle due settimane si era infatti “gasato” in maniera particolare e non farlo giocare lo avrebbe aiutato molto. Lui allora venne negli spogliatoi e si mise a piangere. In un’altra occasione, invece, lo esclusi dalla finale del campionato perché in settimana si era comportato male con i compagni. Comunque sono stati solamente dei piccoli episodi.



Perché Lippi non l’ha convocato, è solo per una questione tecnica?

Sono rimasto molto sorpreso dalla sua mancata convocazione, così come tutta Bari che lo ama in maniera particolare. Cassano quest’anno si sarebbe meritato la chiamata, anche perché è migliorato tantissimo anche dal punto di vista umano. Le decisioni di Marcello Lippi, però, non si discutono e penso che la sua sia solamente una scelta tecnica.

Come l’avrà presa Cassano?

Penso che ci sia rimasto molto male. La convocazione sarebbe stata una grandissima soddisfazione per lui.

Ora caratterialmente sembra essere cambiato, è pronto per una grande squadra?



Lo vedo molto maturo e in questa stagione lo sta ampiamente dimostrando. Le famose “cassanate” sono ormai acqua passata. Naturalmente questo mi fa molto piacere.

In passato, quando Cassano erano ancora al Bari, si era parlato di un suo passaggio alla Juventus, cosa successe poi?

Si trattava di un’operazione molto onerosa e quando ci sono in ballo così tanti soldi… Non dimentichiamoci inoltre che Cassano è stato anche l’ultimo giocatore italiano a “fare mercato”…

Lei ha allenato molti giovani che poi si sono affermati in Serie A(Ventola, Legrottaglie, Carrozzieri…), si capiva già all’epoca che sarebbero diventati qualcuno?

Ho allenato molti ragazzi che poi sono diventati famosi e alcuni di essi, come Ventola, hanno fatto subito il salto di qualità. Cassano era sicuramente uno di questi, anche se andava un po’ più guidato rispetto agli altri, bisognava tenerlo con le briglie.

C’era qualche talento che invece ha reso meno di quanto ci si aspettasse?

Ce ne sono stati tanti e mi viene in mente Luigi Anaclerio, attaccante attualmente in forza al Verona. Sicuramente poteva fare molto di più.

Cassano meglio alla Juventus o all’Inter?

A livello tecnico lo vedo più nell’Inter mentre a livello “di società” penso che alla Juventus si potrebbe trovare meglio.

Davide Giancristofaro