400.000 mila dollari, questa la cifra che potrà guadagnare il re della velocità Usain Bolt in ogni sua partecipazione ad un Meeting di atletica leggera. Il management che segue gli interessi dell’atleta che ha dominto le olimpiadi di Pechino sta spaccando in due il mondo dell’atletica. Alle prese con la crisi finanziaria globale, molti meeting diventeranno “ufficiosamente” di serie B, anche se ufficialmente la neonata Diamond League allarga da 6 a 12 il circuito degli appuntamenti di prima fascia. Ma con 250.000 per la sola partecipazione di Bolt, a cui si aggiungono 150.000 euro in caso di record, non in molti potranno permettersi le falcate del campione e di fatto vedranno ridotto il proprio peso specifico, la propria visibilità e quindi la propria importanza effettiva. Il velocista jamaicano ha vinto tre ori olimpici a Pechino, impreziositi dai rispettivi record del mondo (9”69 nei 100, 19”30 nei 200 e 37”10 con i compagni della 4×100). Bolt nel mondo della velocità è un “asso pigliatutto” che non si vedeva dai tempo di Carl Lewis, da qui la giustificazione del suo manager, Ricky Simms, per chiedere tali cifre.