Urbano Cairo incarna la lungimiranza dell’imprenditore con la passione del tifoso. Parla di queste ore delicate per il suo Toro, mentre osserva con attenzione il lavoro della squadra di Camolese che affronta oggi il Catania. In questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net chiede ancora una volta l’aiuto dei tifosi granata, che devono essere numeroso sugli spalti «per trascinare con il loro calore la squadra alla vittoria».



Presidente Cairo come giudica il lavoro di Camolese?

Sta lavorando parecchio con i giocatori sotto tutti gli aspetti: fisico, tattico, tecnico. Da quello che posso vedere credo anche piuttosto bene. Certo adesso mi aspetto qualche buon risultato e qualche obiettivo raggiunto. Sta facendo bene ma aspetto a fargli i complimenti.



Come vede l’ambiente granata in questi giorni?

L’ambiente e i tifosi vogliono un risultato positivo. La cosa importante oggi è stare tutti compatti, molto uniti, con un grande tifo che è la cosa più importante per fare la differenza. Il nostro è un tifo caldissimo, che ha sempre avuto un grande potere nell’aiutare e nel trascinare la squadra nei momenti difficili.

Ed essere anche determinante come nello spareggio di tre anni fa con il Mantova…

Assolutamente: 60000 persone che diedero una mano fondamentale per risalire in serie A. Quello che chiedo io come presidente è una mano, perché so quanto vale il tifo del popolo granata allo stadio e quanto può essere determinante.



Per le prossime sfide sta pensando a prezzi “popolari” o mini abbonamenti per avvicinare più gente possibile al Toro?

I prezzi sono già popolarissimi. Per la partita con il Catania abbiamo messo le curve a 15 euro con i ridotti per gli under 18 a 5 euro. Abbiamo prezzi che reputo abbordabili e credo che su questo aspetto abbiamo dato molto. Non dimentichiamo che devolveremo l’intero incasso in favore delle vittime del terremoto in Abruzzo. Chi pagherà il biglietto oltre a sostenere il Toro farà un gesto concreto di solidarietà e di aiuto per chi ha avuto poca fortuna in questo periodo.

E’ più sereno rispetto a qualche settimana fa?

Sono sempre molto “vigile” visto che la classifica non è rasserenante. Ma in questi momenti bisogna dare positività, anzi dare ancora maggior sostegno e appoggio ai giocatori e a tutto l’ambiente.

Le voci di Roberto Mancini al Toro destabilizzano un po’ la concentrazione di queste ore?

Credo fosse più che altro una battuta di Chiambretti… Queste voci poco serie non ci toccano…