Domani, 15 aprile 2009, la strage di Hillsborough compie 20 anni. Non tutti i tifosi italiani sono a conoscenza di cosa successe in quel tragico giorno di aprile del 1989. Durante la sfida di Fa Cup tra Liverpool e Nottingham Forest, che come da tradizione si giocava in un campo neutro, allo stadio Hillsborough di Sheffield, morirono 96 tifosi. Ma ricapitoliamo quanto successe. I supporters Reds vennero relegati nella Leppings Lane, zona dello stadio provvista di soli 9 ingressi, rispetto agli oltre 60 a disposizione dei tifosi del Nottingham Forest. A mezz’ora dal fischio iniziale, dopo che molti tifosi del Liverpool erano ancora fuori dallo stadio per via dello scarso afflusso che i pochi cancelli disponibili riuscivano a garantire; la polizia decise allora di aprire il Gate C, un grosso cancello di acciaio all’interno di un tunnel, che permetteva appunto l’accesso alla Leppings Lane.
La scelta si rivelò un errore fatale: più di 5000 tifosi si gettarono all’interno del settore, costruito però per ospitarne molti di meno. I supporters già sugli spalti vennero quindi spinti verso le recinzioni laterali e le pareti, e schiacciati verso di esse. Anche coloro che si trovavano nel tunnel vennero schiacciati dalla massa ed in totale furono quasi 100 le vittime. E’ cambiato molto anzi tutto, da quel tragico giorno. Grazie a legge severe, gli stadi inglesi sono ora i più sicuri al mondo, sia per via dell’eliminazione delle transenne, ma anche per la lotta agli Hooligans che ora in Inghilterra non rappresentano più alcuna minaccia. Hillsborough è quindi una data da ricordare, l’ultimo disastro prima della diffusione di una nuova cultura calcistica che in Italia tarda ancora ad arrivare.