Per Luciano Spalletti quella che si apre oggi sarà una delle settimane più delicate e intense da quando siede sulla panchina dei giallorossi. Dopo la sconfitta di Firenze si è avuta l’ennesima riprova che il suo ciclo sia finito. I rapporti con Rosella Sensi si sono incrinati: dalla critica di alcuni acquisti (Loria e Diamoutene) ritenuti di basso livello, alla polemica pubblica sul ritiro punitivo inflitto alla squadra. Certo, Spalletti è legato con un contratto fino al giugno 2011 e difficilmente il tecnico di sua volontà si dimetterà e anche la società difficilmente lo esonererà, se non altro per il rischio di dover pagare uno stipendio in più nel caso non trovasse un accordo con un’altra squadra.
E’ possibile tuttavia un divorzio consensuale e a quel punto il tecnico sarebbe libero di accasarsi al miglior offerente, in un momento in cui le panchine di molte big traballano e i “nomi” in circolazione sono pochi. Nelle ultime ore si è parlato di un interessamento del Milan. Difficilmente SIlvio Berlusconi strapperebbe unilateralmente Spalletti ai giallorossi, ma se fosse libero e se Ancelotti se ne andasse… Il tecnico dei rossoneri continua a smentire una sua imminente partenza, ma è chiaro che il Chelsea lo pressa e che lui non è contento della squadra a disposizione. Va anche detto che Ancelotti non vuole lasciare il Milan sbattendo la porta. Se divorzio sarà, sarà consensuale e a quel punto la prima scelta ricadrebbe sullo svincolato Spalletti. Anche perché di nomi da Milan in circolazione ce ne sono davvero pochi.