Berlusconi risponde a Massimo Moratti che qualche giorno fa aveva consigliato, prima di parlare del gol di mani di Adriano nel derby, di contare i rigori concessi al Milan in questa stagione. La risposta del premier è arrivata attraverso i microfoni di SkyTg24, ed è ironica, come spesso accade quando parla Berlusconi: «Contare gli scudetti? Un utile esercizio di aritmetica che fa bene a tutti». Il proprietario dei rossoneri non fa poi mancare la classica “tirata d’orecchi” a Ronaldinho, reduce da una stagione con più ombre che luci, «Lo scorso anno, durante la campagna elettorale, la gente mi diceva: manda a casa i comunisti, porta a casa Ronaldinho: credo di aver fatto entrambe le cose. Il brasiliano si deve ricordare di essere stato l’ambizione e il sogno di tutti i tifosi rossoneri, che non vedono l’ora di rivederlo in campo».
Ancelotti -Berlusconi chiarisce anche la questione legata al futuro del tecnico di Reggiolo: «Credo che l’accordo fra Ancelotti e Galliani sia questo: “Ci sediamo a un tavolo alla fine del campionato per parlare di futuro”. Uniti o divisi e il modo in cui si finirà questo campionato potrà influire sulle decisioni che verranno prese». Comunque, se divorzio sarà difficilmente il Milan cercherà grandi star della panchina, ma punterà su un emergente: «Io ripercorrerei la strada di un allenatore nuovo come fu ai tempi di Sacchi o di Capello. Con Galliani non abbiamo parlato una sola volta del nome di un nuovo allenatore. Ancelotti è legato alla società rossonera da un contratto in scadenza nel 2010. Dall’Inghilterra, però, arrivano voci di un passaggio del tecnico al Chelsea già alla fine dell’attuale stagione».