Titoli shock della stampa spagnola online. Secondo As “Florentino è già chiuso un accordo con Kakà” e Marca gli fa eco “Florentino stringe un accordo con Kakà”. Come ogni campagna elettorale anche quella di Perez alla presidenza del Real Madrid ha le sue promesse. E le sue scadenze.

Veniamo ai fatti: il presidente del Real Madrid sarà eletto il 14 giugno e attorno al 4 dello stesso mese secondo le due testate spagnole dovrebbe essere formalizzato l’accordo che porterebbe Ricardo Izecson Dos Santos Leite a vestire la camiseta blanca.



Ma entriamo nei dettagli delle operazioni targate Perez. Stando a Marca, “l’accordo a tre tra il Milan, il giocatore e Florentino Perez è raggiunto e totale. Il passaggio che porterà il numero 22 brasiliano a indossare per i prossimi cinque anni la maglia del Real, è stato chiuso in 63 milioni (cartellino per il via Turati ndr) e 8 milioni netti a stagione (per Kakà, anche se As parla di 9 ndr). L’unica cosa che rimane da definire è la commissione che avrà il suo padre e agente Bosco”.



As entra nei dettagli fiscali dell’operazione, parlando delle ritenute iniziali (24% per i giocatori stranieri contro il 43% degli spagnoli) ed entra nel merito della “querelle” con il padre-procuratore per la commissione (si parla di milioni) e dei diritti di immagine (50% tra giocatore e club). Fatto sta che Kakà scavalcherebbe Raul come giocatore più pagato del Real Madrid e l’operazione andrebbe a incidere (anche meno pesantemente di quello che ci si aspetterebbe) sui 250 milioni che pare che Florentino abbia messo a budget per far tornare grande il Real.

Ma non è tutto. Secondo il quotidiano sportivo francese L’Equipe paperon Perez avrebbe nel mirino niente meno che Cristiano Ronaldo, David Villa, Franck Ribery e Arsene Wenger (che rifiutò la corte dello stesso Perez già nel 2003, ma la cui panchina dopo 4 anni senza successi nei Gunners non par più così solida).



Insomma accordo fatto, 60-63 milioni al Milan (non si parla di contropartite tecniche) e 12 lordi a Kakà per 5 anni. Ma il 14 giugno non è così lontano, vedremo quanto c’è di vero.