Ieri Paolo Cannavaro ha passato uno dei pomeriggi più brutti da quando veste la maglia azzurra del Napoli. I fischi e gli insulti ricevuti per la prova opaca offerta dalla formazione di Donadoni hanno ferito moltissimo il capitano del Napoli. «Napoli è nel mio cuore» sembrava voler dire quando le telecamere di Sky hanno inquadrato il suo dito, che indicava il simbolo del Napoli Calcio, stampato sulla sua maglietta vicino al cuore. I tifosi hanno preso di mira lui per colpire una squadra che anche ieri è parsa schizofrenica. Un buon primo tempo, qualche giocate discreta nel secondo e poi più nulla dopo il gol di Rosina.
E il fratello di Fabio sembra prendere in considerazione l’ipotesi di abbandonare la sua città natale e andare a giocare in un’altra società. Una scelta che potrebbe scombussolare uno dei reparti che non sarebbe stato ritoccato nella prossima stagione. Certe infatti erano le conferme di Santacroce, Contini, Rinaudo ed Aronica. Ora con il possibile addio di Paolo si dovrà cercare un centrale all’altezza e che dia sicurezza. Di nomi al momento non ce ne sono e si aspetta la decisione finale del difensore partenopeo. E l’investimento in difesa potrebbe portare ad abbassarre le mire per grossi nomi in altre zone del campo. De Laurentiis è stufo di investire in giocatori che poi risultano avere un rendimento al di sotto delle attese, come Denis, Datolo e lo stesso Lavezzi che è calato vistosamente nella seconda parte di stagione.