Luciano Moggi spiega, in esclusiva per ilsussidiario.net, l’esonero di Ranieri, un “uomo solo al comando”, che paga gli errori della dirigenza. Il futuro potrebbe essere di Spalletti, se lascerà la Roma.
Ranieri ha finito anzitempo la sua carriera alla Juve. Se lo aspettava?
La paura fa 90 e a volte qualcosa di più. La paura di perdere il 3° posto ha influito sulla scelta di esonerare Ranieri. Terzo posto significa non fare i preliminari di Champions. Questo aiuterebbe non solo a programmare meglio la stagione, ma anche a non correre il rischio di affrontare subito squadre blasonate come Arsenal o Valencia. Certo la decisione non era nelle abitudini della Juve.
E pensare che lo “stile Juve” è portato avanti ancora dai giovani rampolli della famiglia Agnelli… Non so se anch’io avrei preso la stessa decisione. Posso solo dire che con me non si sarebbe mai arrivati a questa situazione. L’allenatore veniva aiutato e non abbandonato. Ranieri era un po’ come Coppi: un uomo solo al comando. Ha disputato un campionato positivo, in poco tempo però è diventato il capro espiatorio di tutti.
Cosa avrebbe dovuto fare la dirigenza?
Non conosco bene la situazione interna. In passato io ho sempre tenuto d’occhio lo spogliatoio, facendo in modo che tutti gli allenatori fossero rispettati dallo spogliatoio stesso. Con me non sarebbe capitato. La decisione di allontanare Ranieri è sembrata tardiva… Il motivo vero (la paura) non giustifica la scelta. La paura era tante ed è reale perché la Fiorentina è distanziata di un solo punto. Tutto può succedere, anche per il secondo posto non è ancora detta l’ultima parola.
C’è chi nella panchina a Ferrara intravede il ritorno di Lippi. Cosa ne pensa?
Ferrara è una soluzione tampone. Ciro ha qualità ed è carismatico: può fare sicuramente bene come allenatore. Non penso, però, che resti.
In queste ore tiene banco il toto allenatore. Milan, Juve e Roma sono pronte a cambiare?
Sul Milan leggo in continuazione il nome di Van Basten, ma io resto dell’idea che il prossimo allenatore sia Gasperini. Se Spalletti, invece, si muove da Roma finisce alla Juventus.