Questa sera allo stadio Olimpico di Roma, andrà in scena la finale di Champions League tra Manchester United e Barcellona. Maurizio Compagnoni, telecronista Sky, racconta, in esclusiva per ilsussidiario.net, la super sfida e le difficoltà delle squadra italiane, anche quest’anno lontane dai vertici europei…

“Chi gioca a calcio sogna di vivere partite e serate come questa. Difficile al mondo trovare di meglio, almeno sul piano del prestigio”. Questa è stata la tua presentazione in Juventus-Real Madrid di qualche mese fa. Se dovessi “presentare” Manchester-Barcellona di questa sera, cosa diresti?



Direi che è il match tra le due squadre più forti del mondo, per la qualità espressa in campo e per il loro organico. Si può definire la finale dei “sogni”, perché in questo momento non c’è di meglio.

Cosa hanno avuto in più queste squadre rispetto alle altre protagoniste di questa Champions?

Hanno più qualità, più talenti, e poi giocano a memoria. Inoltre entrambe le formazioni hanno acquisito una mentalità vincente. Hanno gli allenatori giusti.



Guardiola contro Ferguson, ovvero la novità contro la tradizione. Dal punto di vista tattico che match ti aspetti?

Come quasi tutte le finali, si rischia di vedere una partita bloccata, anche se in campo ci sono tanti campioni che possono cambiare da un momento all’altro l’andamento del match. Ma non sarei stupito se nel primo tempo ci fossero solo due tiri in porta, magari poi nel secondo tempo si scatenano, nel calcio non si può mai dire. Dipende molto dalle battute iniziali.

Sarà anche e soprattutto la sfida tra Cristiano Ronaldo, vincitore dell’ultimo Pallone d’Oro, e Messi, che tutti vedono come prossimo vincitore del trofeo. Sono entrambi giocatori straordinari, in questo momento chi dei due è più determinante?



Fino alle semifinali avrei detto sicuramente Messi, ma Ronaldo contro l’Arsenal è stato decisivo, mentre l’argentino ha sofferto tanto contro il Chelsea. Secondo me Messi ha più talento, ed è in leggero vantaggio per il prossimo Pallone d’Oro, però il talento a volte non basta, Ronaldo è un mostro atleticamente e stasera potrebbe ribaltare la situazione.

Il tuo pronostico?

Diciamo che considerando le prestazioni fornite nelle semifinali forse il Manchester è leggermente favorito, anche perché negli ultimi anni ha accumulato più esperienza in queste occasioni.

In generale, chi sta meglio tra le due compagini?

Io penso che entrambe stiano bene, il Manchester recupera Ferdinand, il Barcellona Henry. Per gli inglesi il recupero del difensore è molto importante.

Hiddink, dopo la semifinale tra Chelsea e Barcellona, ha avanzato dei sospetti sull’arbitraggio di Ovrebo, parlando di finale”voluta” dalla Uefa. Tu cosa ne pensi?

No, è una balla colossale perché se ci fosse stato questo disegno dell’Uefa non ci sarebbe stata l’espulsione di Abidal al ritorno, o il calcio rigore non dato ai catalani all’andata. L’unica cosa da dire è che Ovrebo è un arbitro troppo modesto per questi livelli.

Pensi che le squadre italiane possano avere dei rimpianti per come è andata la loro campagna europea, o il gap con le due finaliste è eccessivo?

Spiace dirlo ma, almeno per ora, le nostre squadre non sono a livello delle prime tre. Sono d’accordo con Mourinho quando al presidente Moratti, dopo la sconfitta contro il Manchester, disse che la squadra inglese era troppo forte, e che non ci si poteva appellare alla sfortuna, o all’arbitraggio o ad altre cose. Certo magari potevano fare meglio, ma il livello delle due finaliste è troppo alto.

Cosa manca all’Inter per trionfare in Europa? E’ un problema di organico o di testa? Ed in ottica Champions, come vedi gli acquisti di Milito e Thiago Motta?

Secondo me il problema dell’Inter è a livello organico, che sicuramente è adatto al campionato, ma non all’Europa. L’acquisto di Milito è molto importante, ma per competere con il Manchester bisogna comprare almeno altri due campioni.

Alla Juventus quanto e cosa manca per ritornare ai vertici europei?

Innanzitutto dovrebbero fare chiarezza all’interno della società. La situazione dell’allenatore sta diventando imbarazzante, perché siamo a maggio e non si sa ancora chi dovrà allenare. Inoltre secondo me hanno acquistato un giocatore fantastico (Diego), ma bisogna vedere come lo farà giocare il prossimo allenatore bianconero. Se arriva Conte che ha sempre giocato con il 4-4-2, la situazione si complica per il brasiliano. Diciamo che alla Juventus servono ancora tre o quattro campioni per ritornare ai vertici.

Il Milan negli anni scorsi ha dimostrato di avere più feeling con la competizione europea rispetto al campionato. Pensi possa ritornare subito vincente?

Anche al Milan la situazione è particolare, perché c’è incertezza sul futuro tecnico, inoltre dopo aver gettato tanti soldi con acquisti sbagliati, adesso che la squadra deve essere rafforzata, si parla di una chiusura dei rubinetti. Di sicuro non farà piacere ai tifosi rossoneri.

Il Newcastle, retrocesso malamente è uscito dal campo tra gli applausi. Una scena che in Italia forse non vedremo mai. Come te lo spieghi?

Guarda, i tifosi del Newcastle sono unici, perché è da anni che la società non ne combina una giusta, eppure sono quasi sempre in 70 mila a spingere la squadra quindi sono encomiabili. In generale in Inghilterra è sempre così, ma quelli del Newcastle meritano una nota di merito.

Come sarà il prossimo calciomercato, ci saranno grossi colpi o si punterà sui soliti scambi?

Io spero ci siano colpi importanti, ma ultimamente le squadre italiane hanno preso una brutta piega, puntando sugli scarti delle grandi d’Europa, basti pensare a Quaresma, Ronaldinho, Giuly, Riise ecc..ecc.., poi per carità, qualcuno si dimostra un grande acquisto, ma onestamente non puoi colmare il gap con le altre prendendo gli scarti.

Quale è stata la tua sensazione dopo aver visto la contestazione dei tifosi rossoneri a Maldini?

Onestamente sono rimasto allibito, anche perché non sapevo il fatto di Istanbul, quando ci furono degli screzi tra la moglie di Paolo ed i tifosi rossoneri, con Maldini che prese le difese della moglie litigando con i tifosi.

(Claudio Ruggieri)