Ciro Ferrara domenica pomeriggio ha a disposizione una ghiotta occasione per convincere i dirigenti a premiare il suo “obbedisco nel momento del bisogno” con un contratto da allenatore per la prossima stagione. La Juve non ha ancora deciso il nome per il prossimo anno, nonostante le voci che trapelano sui giornali. Ecco perché Ciro Ferrara con una buona prestazione può convincere l’ambiente di essere un’ottima scelta. Queste indiscrezioni arrivano da Vincenzo Ferrara, fratello dell’ex difensore della nazionale, che sottolinea come «un giocatore che ha vinto praticamente tutto, non smetta di emozionarsi». Sì, Ferrara, quello che ha giocato con Diego Armando Maradona, all’indomani della gara delicata contro il Siena ha telefonato ai suoi famigliari per avere una valutazione in merito: «Voleva sapere – confida Vincenzo – che cosa pensavamo. Era talmente felice: lo stimolo che ha avuto gli sta riportando l’entusiasmo di quando vinceva gli scudetti e le Coppe. Sta vivendo le stesse emozioni». Vincenzo Ferrara è soprattutto un procuratore di giovani talenti, ma per scaramanzia preferisce non parlare dei suoi gioielli. Fino a tre anni fa ha avuto, fra gli altri, la procura di Raffaele Palladino, il talentuoso giocatore di Mugnano. Davanti all’inevitabile domanda sul futuro del fratello, Vincenzo non ha dubbi: «La verità è che la società non ha deciso nulla. Lui si è messo a disposizione di una società che gli ha dato tanto. Se farà bene domenica sarà giusto aspettarsi una conferma. Del resto sta facendo bene, ha dato una sferzata all’ambiente». L’anno prossimo Ferrara, in caso di riconferma, troverà in rosa Fabio Cannavaro: i due sarebbero così uniti da un legame sportivo, dopo che dal 2005 li accomuna l’impegno nella solidarietà con la fondazione “Cannavaro-Ferrara” (www.fondazionecannavaroferrara.it). La logica è quella di due persone “fortunate” che decidono di sostenere realtà sociali e di aggregazione, che vanno dal campo sanitario a quello ludico, sul territorio di Napoli e Provincia. I fondi raccolti vengono indirizzati a interventi mirati. Fra gli interventi più significativi, bisogna ricordare quello inserito nel progetto “Campioni nella vita”: la Fondazione ha ricostruito, supportata dalla Vodafone e dai diversi eventi allestiti nel corso degli anni, il Centro sportivo nel quartiere di Scampia e ha dato l’opportunità a 300 ragazzi di allenarsi. Parallelamente si verifica anche il sostegno scolastico pomeridiano per 100 ragazzi oltre al sostegno di tipo formativo (corsi aziendali propedeutici per l’ingresso nel mercato del lavoro). Otto ragazzi, ad esempio, avranno la possibilità di fare uno stage di due anni con un’azienda campana che gestisce centrali elettriche. Si potrebbero citare anche altri iniziative, basti pensare alla ludoteca, alla scuola di musica o alla scuola di calcio gratuita nel quartiere Stella. L’obiettivo – spiega Vincenzo Ferrara, direttore della Fondazione (il presidente è Ciro Ferrara) – è di fare in modo che i ragazzi abbiano una possibilità di riscatto. Ciro e Fabio sono stati fortunati, ma non tutti lo sono. La Fondazione vuole essere una casa aperta a tutti». La solidarietà oggi, lo sport domani. Cannavaro e Ferrara vogliono continuare a camminare insieme.



(Luciano Zanardini)

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