Ancelotti? «Chelsea», Spalletti? «Milan», Allegri? «Cagliari». Dunque i rossoneri non avrebbe bisogno del giovane allenatore dei sardi. Ad affermarlo è Massimo Cellino, patron rossoblu, intervistato da Sky Sport: «Penso che il Milan sia una squadra che deve trovare la propria identità. Deve imparare a crescersi i propri allenatori in base alla sua mentalità. Silvio Berlusconi non ha bisogno di prendere gli allenatori a Cagliari, penso che non abbia bisogno di prendere una scoperta di Massimo Cellino, sarà in grado di farlo da solo sicuramente».
Se Adriano Galliani fosse interessato all’allenatore del Cagliari ne avrebbe sicuramente parlato con il numero uno sardo. «Galliani mi conosce benissimo, sa bene che io non rifiuto nulla a nessuno. Io ho lasciato andare via all’epoca Ventura, alla Sampdoria, ho lasciato andare via Mazzone, quando ci portò in Coppa Uefa, alla Roma, tutti con il contratto. Perciò non sono un presidente che si mette di traverso. Però – aggiunge – è anche giusto saperlo in tempi debiti in modo da potersi organizzare. Con il rapporto che c’è tra me e Galliani, sicuramente se gli fosse interessato me l’avrebbe già detto, per mettermi in condizione di trovare un’alternativa. È sicuramente un allenatore apprezzato anche da Galliani, che farà parte dei programmi futuri, se continua a concretizzare il suo cammino Allegri sarà un allenatore del futuro, sicuramente». E conclude: «È un ragazzo che ha delle componenti di intelligenza e pragmaticità, è come tutti noi, è voglioso di vincere e ambizioso, però ha i piedi ben saldi a terra. Io mi auguro che non venga distratto più di tanto perché non è il Cagliari che ne pagherebbe le conseguenze, ma sarebbe la sua carriera. Lui deve crescere fisiologicamente come dobbiamo fare tutti, lui è un buon allenatore e può diventare un grande allenatore. Oggi sta compiendo i suoi primi passi in serie A, deve consolidarli, per il bene suo e per il bene del Cagliari».