“Credo che sia normale – ha detto Leonardo – E’ stata una scelta in stile Milan. Mi auguro che sia una scelta vincente come le altre. Conterò molto sul lavoro sul campo di Mauro Tassotti, anche negli allenamenti. Abbiamo bisogno di stimoli e nuove energie. Credo sia molto positivo avere alle spalle una struttura che conosce perfettamente l’universo Milan, abbiamo un bagaglio di dati e informazioni che possiamo utilizzare al meglio. Mi considero quasi un ‘gestore’, all’interno di un’azienda che ha la sua linea. Possiamo crescere ancora molto, sia dal punto di vista fisico, che da quello tecnico-tattico. E io mi sento a capo di questa struttura”.



TASSOTTI VICE – “Il vice allenatore è Tassotti, il preparatore atletico è Tognaccini. Voglio fare una preparazione atletica nuova, impostata già sul lavoro con la palla. Voglio allenamenti mirati, per avere una squadra veloce e abile nel possesso palla. Poi vogliamo due ‘tattici’, due persone che portino a me e Tassotti informazioni ’scientifiche’ su cui io e Tassotti lavoreremo. saranno probabilmente Castellazzi e Maldera. Poi resteranno Vecchi e Fiori come allenatori dei portieri”.



IL MODULO – “Innanzitutto vogliamo lavorare più scientificamente sulla tattica, nostra e degli avversari. Il modulo sarà molto legato a quello che avremo a disposizione. Sicuramente c’è una base, il 4-3-1-2 che è la nostra identità da tanto tempo. Io penso ad un gioco offensivo, che diverta. Voglio sfruttare al meglio il talento dei miei giocatori”.

IL NUOVO MILAN – “La squadra più bella che ho visto giocare è stata il Brasile del 1982, anche se non ha vinto il Mondiale. Quella squadra per me è un riferimento. Ronaldinho è arrivato con tanto entusiasmo, dopo qualche delusione al Barcellona. Ha fatto sei mesi ottimi, poi ha avuto un piccolo infortunio e lì ha capito che in Italia bisogna far fatica per emergere al meglio, il talento non basta. Non ha vissuto bene questi ultimi mesi, perché ha giocato poco, ma ha tanta voglia. Il miglior allenatore? Secondo me Capello, una personalità fortissima, un punto di riferimento. Ancelotti è un grande nel capire i giocatori, costruire il rapporto e utilizzarli al meglio. Poi mi piacciono anche Hiddink e Mourinho, che è un grande comunicatore”.



MERCATO – “La base c’è e sarà la stessa, poi possiamo ragionare su alcune pedine. Sulle fasce laterali abbiamo bisogno spinta, questo sì. I nomi verranno col tempo”.

La probabile formazione di Sky: ma dov’è Kakà?

Milan (4-3-1-2): 

Abbiati, Maldonado, Thiago Silva, Mexes, Zambrotta, Ambrosini, Hernanes, Gattuso, Ronaldinho, Pato, Adebayor. All. Leonardo