E’ stata una settimana frenetica per il calciomercato, soprattutto grazie al Real Madrid, che in pochi giorni ha messo a segno un doppio colpo eccezionale, prima strappando Kakà al Milan, e poi Cristiano Ronaldo al Manchester. Di questo e di altro abbiamo parlato con Mario Beretta, in esclusiva per ilsussidiario.net. Il tecnico italiano, ex Lecce, Siena, Chievo, ci ha parlato delle mosse di mercato che dovrebbe fare il Milan, con qualche suggerimento per Juve ed Inter…



Mister Beretta, il Real ha preso Kakà e Ronaldo. Questi due acquisti fanno del Real Madrid la squadra più forte d’Europa?

Indubbiamente dopo la stagione scialba del Real, qualcosa ci si aspettava. L’acquisto di due dei migliori giocatori al mondo rafforza, e non poco, l’organico della squadra madrilena, però onestamente bisogna vedere come si adatteranno in campo, per questo vedo ancora il Barcellona un gradino sopra le altre. Ronaldo è stato pagato circa 93 milioni di euro…



E’ tra il partito degli indignati, o tra quelli che in fondo capiscono i prezzi così alti del calciomercato?

Tutti quanti facciamo gli indignati quando sentiamo certe cifre, ma dopo due, tre giorni, ci scordiamo di tutto. Si dice sempre di voler cambiare alcune regole ma nessuno attua mai questo procedimento, per questo dico che tutte queste grosse cifre non sono diverse tra di loro. Certo, forse sarebbe meglio dare un limite a tutto.

Capitolo Milan. Con la cessione di Kakà, quali potranno essere gli scenari futuri della società rossonera?

Il Milan ha perso molto con la partenza del brasiliano: il giocatore più forte dell’organico rossonero. Non so come verranno spesi i soldi, di sicuro un club come quello milanese, il più titolato al mondo, potrebbe affascinare tutti i grandi campioni ma, ripeto, dipenda da cosa si vuole fare con i soldi della cessione di Kakà.



Non è un azzardo pensare a Ronaldinho come sostituto di Kakà, vista la stagione in chiaro-scuro dell’ex giocatore del Barcellona?

Bisogna partire dal fatto che sono ruoli diversi, perché Kakà è più trequartista, mentre Ronaldinho è più attaccante. Sicuramente Leonardo (tecnico del Milan) cambierà qualcosa nel modulo di gioco, resta il fatto che se l’ex fuoriclasse del Barcellona dovesse ritornare ai livelli di qualche anno fa, sicuramente non farebbe rimpiangere il suo connazionale.

Secondo lei quale è il reparto, o i reparti, che il Milan deve rinforzare?

Sicuramente la difesa, perché con l’addio di Maldini, le precarie condizioni fisiche di Nesta e Kaladze, numericamente manca qualcosa. Poi penso che il centrocampo dipenda dalla conferma dei vari Pirlo, Gattuso, Seedorf, se qualcuno dovesse partire allora bisognerebbe trovare un sostituto all’altezza. Anche perché oltre al campionato il Milan dovrà affrontare la Champions: ci saranno tante partite da disputare.

Proprio a centrocampo il Milan potrebbe perdere Pirlo, in procinto di passare al Chelsea di Ancelotti…

Sarebbe una grave perdita, quanto quella di Kakà, perché Pirlo è un giocatore fondamentale per il centrocampo e per il sistema di gioco dei rossoneri. Si dovrebbe acquistare un giocatore con le stesse caratteristiche. Altrimenti bisognerebbe cambiare sistema di gioco.

Si parla molto di Dzeko, giovane bomber del Wolfsburg. E’ l’uomo giusto per l’attacco rossonero?

Dzeko mi piace molto, ha un’ottima media realizzativa, è molto forte fisicamente ed è giovanissimo. Nell’attacco rossonero lo vedrei bene, potrebbe completarsi con Pato e Ronaldinho.

Se potesse, quale giocatore consiglierebbe ai dirigenti rossoneri?

Messi! (ride, ndr). Parlando seriamente penso che Adebayor sarebbe perfetto nell’organico del Milan: è un giocatore forte fisicamente e tecnicamente, è molto giovane, non per niente è uno dei giocatori seguiti dal club milanese. Oltre al togolese dell’Arsenal, mi viene in mente Torres, attaccante del Liverpool, una punta formidabile sotto tutti i punti di vista.

Capitolo allenatore, non pensa che affidarsi ad un tecnico inesperto come Leonardo possa rappresentare un rischio?

Il Milan ha già compiuto una scelta del genere con Capello, e andò benissimo, tanto che adesso Fabio è l’allenatore migliore al mondo. Però non sempre sono scelte facili, perché si rischia di sbagliare.

Anche la Juventus si è lasciata trasportare dall’effetto Guardiola, scegliendo un tecnico giovane come Ferrara…

Il discorso è simile a quello fatto per Leonardo, con la differenza che Ferrara ha accumulato esperienza facendo il secondo di Lippi in Nazionale, un po’ come fece Ancelotti con Sacchi. Inoltre il tecnico bianconero conosce l’ambiente ed è stato compagno di squadra di alcuni attuali giocatori della Juventus. Guardiola è stato molto bravo riuscendo a vincere tutto, spesso per un tecnico emergente è più facile guidare una grande che non una piccola squadra.

Oltre a Diego, la Juventus ha acquistato Cannavaro. Non crede che, vista l’età del giocatore, si sarebbe dovuto puntare su un elemento più giovane?

Credo che Cannavaro possa dare un buon contributo alla rosa bianconera. Inoltre con lui parecchi giovani come De Ceglie e Molinaro, possono migliorare sotto molti punti di vista.

Quale reparto dovrebbe rinforzare la Juventus?

Sicuramente il centrocampo, nonostante il grande acquisto di Diego, penso occorra qualcosa per migliore la rosa, anche a livello numerico, perché la stagione è molto lunga.

L’Inter è concentrata sul caso Ibrahimovic. Nei giorni scorsi c’è stata la presa di posizione di Moratti, che idea si è fatto?

Sono d’accordo sul discorso fatto dal Presidente Moratti, il giocatore andrà via solo per una determinata somma (70 milioni di euro), altrimenti rimane all’Inter. Giustamente un dirigente deve pensare al bene della società.

In caso di partenza dello svedese, si parla di Eto’o come possibile sostituto. Pensa che il camerunense possa essere all’altezza del compito?

Assolutamente sì, il giocatore del Barcellona è un bomber fantastico, molto prolifico, inoltre può essere adoperato sia come punta centrale, sia come esterno, nel caso in cui Mourinho voglia ritornare al 4-3-3.

Dovendo scegliere uno tra Benzema e Aguero, chi porterebbe in Italia?

Beh, sono due giocatori fantastici, due giovani dal presente e futuro assicurato. Punterei su Benzema perché è più completo, molto forte fisicamente, sono sicuro che si adatterebbe subito al nostro campionato.

Mister, qualche settimana fa si faceva il suo nome per la panchina dell’Atalanta. Dopo la squadra bergamasca ha scelto Gregucci, lei ci può confermare i contatti con la società orobica?

Non erano dei veri e propri contatti, diciamo che la dirigenza nerazzurra aveva chiesto informazioni su di me, così come hanno fatto altre squadre.

Come il Torino?

Leggo le voci sui giornali, ma non ho ancora sentito nessuno.

Ma lei “scenderebbe” nel campionato cadetto per allenare il Torino?

Non avrei particolari problemi perché è una piazza importante, con un pubblico fantastico ed una società solida.


(Claudio Ruggieri)