Abbiamo contattato, in esclusiva per ilsussidiario.net, Gabriele Zamagna, il dirigente del Parma che nel 2007 ha portato in Italia il talento Giuseppe Rossi. I retroscena dell’operazione, l’appoggio richiesto ma rifiutato da parte delle big, l’aspetto caratteriale del ragazzo e l’operazione con la Juventus.
Come è nata l’idea di portare Rossi a Parma?
Eravamo in una situazione molto delicata di classifica, c’erano difficoltà generali nella squadra, in particolare nel reparto offensivo, inoltre eravamo reduci da una sconfitta con la Lazio che aveva creato un po’ di contestazione tra la tifoseria. Abbiamo quindi cercato di farci venire in mente qualche idea tenendo conto che eravamo in una situazione economica molto particolare, essendo in piena amministrazione straordinaria e controllata. La società stava infatti per essere ceduta e non avevamo grandi risorse. Mi è quindi venuta in mente questa idea che si è poi rivelata vincente; ne parlai con la dirigenza e l’allenatore, e di punto in bianco iniziammo ad impostare la trattativa cercando di aver un contatto con gli agenti del calciatore, i fratelli Pastorello. In seguito contattai telefonicamente il ragazzo. Mi ricordo che eravamo in ritiro ad Empoli e mi misi in contatto col giocatore per capire se vi era la sua disponibilità. In quelle settimane lui si era perfettamente inserito nel calcio inglese e stava per firmare col Sunderland, visto che giocava poco nel Manchester United. Sondai la sua disponibilità e quando capii che le cose stavano andando per il verso giusto decisi di partire per l’Inghilterra e alla fine riuscii a portare a casa il giocatore. Fu una scommessa vinta sia da parte sua che da parte nostra: grazie ai suoi gol riuscimmo a raggiungere una salvezza insperata; lui fece 9 reti pesantissime che ci permisero di vincere molte partite. Al termine della stagione cercammo di tenerlo fra le nostre fila ma la valutazione dello United fera troppo alta. Noi preparammo una proposta che si avvicinò molto ai 12 milioni di euro richiesti da Red Devils ma non riuscimmo a convincerli.
Nessuna squadra importante italiana si fece sotto per strappare il giocatore?
No, anzi, visto l’investimento importante chiedemmo la partecipazioni alle big italiane, ma tutte ci risposero di no; la compartecipazione prevedeva che il giocatore rimanesse un’altra stagione a Parma, ma i grandi club rifiutarono tale proposta.
Come è il giocatore a livello caratteriale?
A livello caratteriale è eccezionale, un ragazzo di altri tempi. Nonostante la notorietà e il talento è sempre rimasto molto semplice, umile, grazie anche ad una famiglia di quelle giuste che l’ha sempre seguito bene. E’ riuscito a creare tutte le condizioni per dare sempre il meglio di se stesso e questa sua escalation non mi stupisce affatto. L’estate scorsa andai in Cina per vedere l’Olimpiade: ero in tribuna e notai il secondo di Marcello Lippi, mi presentai e gli dissi che secondo me Rossi, in quel momento, era il talento più importante che stava per sbocciare nel calcio italiano. Lui mi ascoltò e mi fece molto piacere notare che pochi mesi dopo, sorprendendo un po’ tutti, il ct Lippi decise di convocarlo.
Ora si parla di Juventus, l’operazione è fattibile secondo lei?
E’ un’operazione tutt’altro che facile. A meno che il Villareal sia costretto a vendere penso che Giuseppe Rossi rimarrà in Spagna. La sua valutazione è di 30 milioni di euro ed è destinata a salire. Se fossi nel Villareal non lo svenderei mai. Nella Juventus andrebbe comunque benissimo vista la grande qualità, l’intelligenza tecnica, la capacità di leggere le partite: parlerebbe sicuramente lo stesso linguaggio di Diego. Ferrara, inoltre, ci metterebbe anche la sua esperienza tecnica per far quadrare al meglio la squadra. Rossi è una punta molto particolare, molto mobile, l’Inghilterra gli ha fatto capire che il calcio è anche lotta, agonismo, corsa, e lui ora va in campo conscio di queste esperienze importanti che lo hanno formato. Rossi andrebbe comunque bene in qualsiasi squadra.
Non è un po’ troppo elevata la valutazione del Villareal?
No, tutt’altro, il giocatore è forte, fa vincere le partite, vede la porta, è giovane, corre ed è in piena freschezza atletica. E’ giusto che il Villareal faccia le sue richieste: se io avessi i soldi lo prenderei sicuramente.
Rossi si è dichiarato tifoso del Milan..
Non so se il Milan sia interessato al giocatore, però, ripeto, Rossi farebbe comodo a qualsiasi big di qualsiasi campionato europeo.
Lei si occupa di scovare talenti: ha già individuato un nuovo Beppe Rossi?
Di giocatori interessanti e forti ce ne sono moltissimi. Il problema è che hanno già valutazioni importanti. Le società devono avere fortuna, buon occhio e soprattutto la volontà di fare investimenti considerevoli.