La famiglia Sensi a un passo dalla decisione di dire addio alla Roma. L’orientamento, non ancora formalizzato, verrebbe comunicato ufficialmente ai legali di Unicredit nelle prossime ore, forse già entro giovedì 4. L’indiscrezione, confermata da alcune fonti vicine al dossier interpellate da MF-Milano Finanza, è giunta tardo pomeriggio di ieri dopo un seduta borsistica particolarmente pesante per il titolo As Roma (-5,57% e nuovo minimo a 0,9065 euro, dopo la fiammata di venerdì 29 maggio) e un nuovo, presunto, interesse manifestato da alcuni fondi libici.



Al di là dell’autenticità di queste manifestazioni, che nel caso della Roma sono spesso sospese tra verità e fantasia, l’unica novità confermata da tutte le fonti è la scadenza dell’ultimatum dettato alla presidente Rosella Sensi dagli uffici della banca guidata da Alessandro Profumo, principale creditore del gruppo Italpetroli, cui fa capo il club. «Al momento non risulta alcuna manifestazione di interesse né dalla Libia né dalla cordata dell’agente Fifa, Vinicio Fioranelli, che peraltro non ha mai incontrato i legali di Unicredit», racconta una fonte bene informata che ha potuto parlare con tutte le parti in causa. Che aggiunge: «L’unica certezza è che se il mandato di Mediobanca si dovesse trasformare in una vera delega a vendere, si farebbero sotto gli interessati all’operazione. La settimana appena iniziata è però decisiva perché entro venerdì la famiglia Sensi dovrà decidere se cedere o meno e Unicredit ha detto chiaramente che propende per la prima soluzione».



Passato il ponte del 2 giugno, dunque, la famiglia un tempo più amata di Roma potrebbe effettivamente gettare la spugna, stretta fra il debito di 270 milioni con Piazza Cordusio e le pressioni della tifoseria. E la decisione è tutta nelle mani della presidente Sensi, l’unica componente della famiglia ancora restia a cedere la squadra giallorossa. Ma il dado sarebbe ormai tratto e a quel punto, a meno di colpi di scena, verrà conferito per iscritto a Mediobanca anche il ruolo di advisor della cessione che dovrà comunque avvenire in tempi molto brevi. Al massimo entro fine luglio per non perdere la stagione calcistica, già messa a repentaglio dalla mancata qualificazione in Champions League. A sovrintendere come garante dell’iter di vendita sarà Roberto Cappelli, il legale dello studio Grimaldi e Associati che è stato scelto da Profumo in persona come consigliere di amministrazione della As Roma.



Spetterà a lui vigilare sull’operazione di cessione. Chi comprerà? Nell’ombra resta la figura di Fioranelli, che negli ultimi mesi si è mosso manifestando il proprio interesse (insieme al finanziere Volker Flick) per il club. Gli ultimi avvenimenti, con la pressione della banca milanese, avrebbero portato ad un riavvicinamento tra le parti. Venerdì 29 il legale della famiglia Sensi, Gianroberto De Giovanni, avrebbe infatti contattato lo stesso Fioranelli per fissare un incontro e riaprire le trattative. Oggi Fioranelli tornerà a Roma proprio per valutare la riapertura delle trattative, ma non è l’unico in corsa.