Se non si considera la Roma alle prese con ben altri problemi, fra le squadre di vertice sta sicuramente deludendo il Milan. Oggetto di conquista (dopo Kakà, i prossimi nomi in fuga sono quelli di Pirlo e Gattuso), il club di via Turati appare indeciso. Da una parte vuole dare un taglio al passato e agli uomini vicini a Carlo Ancelotti, dall’altra è consapevole che Leonardo ha bisogno, soprattutto nella prima stagione da allenatore, di uno spogliatoio coeso. I senatori, quindi, servono. In difesa il nome di Thiago Silva è una garanzia, ma non si può dire lo stesso di Kaladze e Nesta, che hanno vissuto una stagione martoriata dagli infortuni.
Sulle fasce restano Zambrotta e Jankulowski con l’arrivo importante a destra (per quanto visto all’opera a Torino) di Abate e il ritorno di Oddo (in cerca di riscatto dopo la parentesi Bayern). A centrocampo si può dare fiducia a Flamini, ma il sogno resta Fabregas. Troppo alte le richieste dell’Udinese per D’Agostino, mentre per Felipe Melo si è mosso personalmente Leonardo.
Le attenzioni dei rossoneri sono, però, concentrate sulla punta centrale. Piace il capocannoniere della Bundesliga Dzeko, mentre per Adebayor la concorrenza (Inter, Chelsea e Barcellona) è troppo agguerrita. La sensazione comunque è quella che il Milan non voglia acquistare un vero fuoriclasse non solo per un’esigenza di tipo economico, ma anche per non oscurare la crescita di Pato e soprattutto per far diventare Ronaldinho la stella del club.
(Luciano Zanardini)