Abbiamo chiesto a Franco Ordine, giornalista de Il Giornale e opinionista televisivo, un commento a 360 gradi sul Milan: il futuro economico e finanziario della società rossonera, il mercato in vista della prossima stagione, il nodo Ronaldinho e l’azzardo Leonardo…

I tifosi sono preoccupati dopo la cessione di Kakà e temono un ridimensionato: fanno bene o come al solito Berlusconi ci stupirà con un colpo ad effetto dei suoi?



E’ notevolmente cambiata la filosofia del Milan ed il pareggio di bilancio, ora, è l’obiettivo numero uno. Questo non significa che la squadra subirà un ridimensionamento, ma sicuramente ci sarà una maggiore attenzione ai costi, non soltanto per quanto riguarda il capitolo cessioni ed acquisti, ma anche e soprattutto per gli stipendi. Il rinnovo offerto ad Ambrosini, con cifre più basse rispetto al contratto precedente, ne è un esempio lampante.



Ma secondo lei Berlusconi dovrebbe veramente lasciare la società? In caso affermativo non c’è il rischio che arrivi qualche investitore arabo che ci capisca poco di calcio?

Come diceva Carlo Ancelotti, l’unico insostituibile al Milan è Silvio Berlusconi. Dopo 23 stagioni ad alto livello, in cui ha investito sempre tanto, penso che un’annata in cui il patron rossonero lavori con un occhio al pareggio di bilancio, ci possa stare, in particolare, tenendo conto del periodo di crisi economica che stiamo attraversando. Il Milan in vendita ed appetito dagli arabi è solo una voce, ma in realtà non vi è nulla di concreto. La vicenda è molto simile a quanto sta accadendo in queste ore alla Roma.



Parliamo di mercato, Dzeko-Milan si farà?

Penso che alla lunga si farà anche perché nel mercato vige una legge non scritta che viene puntualmente riconfermata: quando un giocatore decide di approdare in una società non c’è niente e nessuno che può fermarlo e Dzeko vuole il Milan.

Fabregas al Milan invece?

Si tratta di fantamercato. L’acquisto di Fabregas significherebbe riproporre altre spese e soprattutto uno stipendio molto simile a quello percepito attualmente da Andrea Pirlo. Questo, naturalmente, inciderebbe sul bilancio in maniera molto negativa.

Si parla di Pato e Pirlo attratti dalle sirene londinesi…

Pato non è assolutamente in discussione, l’unico in forte dubbio è Andrea Pirlo. Penso che, alla fine, il regista bresciano volerà a Londra, dove ritroverà mister Carlo Ancelotti.

Se Pirlo dovesse veramente lasciare Milanello, chi potrebbe sostituirlo?

Le idee che hanno in mente i dirigenti rossoneri costano molto, quindi penso che la società opterà per qualche soluzione interna.

Un sostituto potrebbe essere Gaetano D’Agostino?

No, è soltanto una mossa lanciata dal suo procuratore e non vi è nulla di davvero concreto.

Visto l’infortunio di Abbiati, il Milan potrebbe intervenire sul mercato per prendere un portiere?

Non penso, il Milan opterà per la soluzione Dida finchè Christian Abbiati non sarà pienamente recuperato dall’infortunio.

La prossima sarà la stagione decisiva per Ronaldinho…

Ronaldinho deve decidersi e soprattutto deve capire che se non si riprende, l’anno prossimo rischierà di perdere il Mondiale e tutto ciò che ha guadagnato finora in carriera. Lui non avrà giustificazioni né alibi visto che il prossimo Milan sarà costruito proprio sul suo gioco. Avrà inoltre un allenatore, Leonardo, che parlerà la sua stessa lingua e col quale avrà un rapporto di fiducia. Non avrà alcuna scusa la prossima stagione.

Leonardo allenatore, non è stata una mossa un po’ azzardata?

Leonardo come allenatore è un rischio e lo sanno bene tutti coloro che hanno affidato le loro squadre a tecnici molto giovani ed inesperti come appunto il brasiliano.

Ritorniamo sulla cessione di Kakà e Ancelotti. C’è la sensazione che siano state fortemente volute da Berlusconi, mentre Galliani spingeva per la loro permanenza: lei che idea si è fatto?

Il Milan ha voluto vendere Kakà per il bilancio e lo stesso Kakà è voluto andare al Real Madrid, impedendo ai rossoneri di fare un affare molto più vantaggioso lo scorso gennaio, durante la famosa trattativa con il Manchester City. Per Ancelotti, invece, penso che la decisione sia stata presa di comune accordo e tutto era stato già deciso ad aprile. L’annuncio è stato dato solo dopo l’ultima giornata per evitare che la squadra subisse un contraccolpo pesante dal punto di vista psicologico.

Se al Milan, come si mormora, dovessero arrivare Dzeko, un centrale di difesa e un terzino, la squadra sarebbe competitiva per campionato e Champions League?

Se dovessero arrivare questi tre innesti il Milan è candidato ad arrivare tra le prime quattro posizioni, ma escluderei il primo posto. Per quanto riguarda la Champions, invece, la squadra supererà sicuramente il primo turno, poi si vedrà.

(Davide Giancristofaro)