Botta e risposta. Dopo giorni, mesi di silenzio, il gruppo Fio ha preso a parlare. E adesso non sembra voler smettere. In principio, martedì scorso, la nota della Fio Sport Group che annunciava, smentendo false voci relative al coinvolgimento della Labouchere nell’operazione, il proseguimento della trattativa per l’acquisto della Roma.



A seguire, la doppia intervista rilasciata dall’agente Fifa Vinicio Fioranelli ? leader del gruppo che da tempo sta tentando di aprire le porte della capitale ? al Corriere dello Sport prima e a Cuore di Calcio poi. A chiudere il cerchio delle «virgolette ufficiali», le dichiarazioni incendiarie rilasciate a Sky Sport dal legale del gruppo, avvocato Nicola Irti, che sembravano chiudere la querelle a tinte gialle e rosse. Definitivamente. A cui ha fatto seguito la seconda comunicazione ufficiale firmata Fio Sport: acqua sul fuoco e una porticina riaperta sulla strada che porta a Trigoria.



Oggi inizia la settimana che guiderà la Roma nella quinta stagione spallettiana. A tenere banco gli ormai consueti tumulti societari. Le parole di Nicola Irti, legale del gruppo Fio, hanno rimbombato nel pomeriggio romano alzando una nuova polemica. Polemica che affonda le radici nella ormai arcinota diffidenza delle banche verso il gruppo guidato da Fioranelli. «Dove c’è una differenza tra UniCredit e Mediobanca? Per me la risposta è chiara. Si ripete ancora una volta quello che c’è stato tante volte sulla piazza di Roma. Non faccio nomi: Cirio, faccio un altro nome? Parmalat». Una bomba. Ma che non è caduta sola su Piazza Cordusio: «Mediobanca ha dato l’asseveramento dei fondi (in sostanza avrebbe certificato presenza e provenienza dei soldi). Punto. La Roma ? ha continuato Irti ? non la vogliono far comprare da persone oneste, che hanno lavorato tutta la vita per mettere da parte dei soldi. Persone che risolverebbero i problemi di altre persone, la famiglia Sensi». E ancora: «La trasparenza in Italia non è stata mai un principio, è stata sempre un difetto. Spero non si ripeta l’era Ciarrapico, ciò che invece tante persone, soprattutto i banchieri, si augurano». Dinamite pura.



In serata, fonti vicine al gruppo Fioranelli avevano annunciato una risposta via comunicato. Risposta che arriva intorno alle 21.40, per provare a limare le posizioni rigidissime del legale. «Vogliamo riaffermare che abbiamo avuto e continuiamo ad avere rapporti positivi e costruttivi con tutte le istituzioni bancarie collegate alle nostre iniziative e al dichiarato interesse per l’acquisizione di una partecipazione alla Roma». Poi, quella che suona come una vera e propria frattura nei confronti dell’avvocato Irti. «La Fio Sports Group prende le distanze da speculazioni volte a compromettere o recar danno ai suoi rapporti con le parti coinvolte». Poi, la mano tesa verso UniCredit: «la Fio Sports Group ha sempre mantenuto una posizione di assoluto rispetto e discrezione nei confronti di tutte le parti interessate e intende conservare questa linea a prescindere dall’esito della suddetta operazione». Proprio in conclusione dunque, per la prima volta, Fioranelli mostra pubblicamente dubbi sulla felice conclusione dell’affare-Roma. Per la parola fine, però, è ancora presto. Forse.

Intanto, si prova a disegnare il futuro, senza avere una finestra per vedere quel che sarà domani. Il mercato in entrata è paralizzato. Quello in uscita è in posizione di attesa: prima di comprare la Roma deve cedere. Non Mirko Vucinic, però. Almeno secondo l’agente del giocatore Alessandro Lucci, che a Romanews.eu ha puntualizzato come ci sia «interesse per il calciatore, soprattutto da parte di squadre della Premier League. Ma a me non ha mai chiamato nessuno. La Roma vuole tornare grande e non credo si priverà dei pezzi importanti». Non esattamente da escludere, invece, un destino diverso per il laterale di San Paolo della squadra giallorossa: «Taddei piace alle squadre più importanti, di prima fascia ? ha proseguito Lucci ? ma non ha ricevuto offerte, si parla con qualche presidente di squadre italiane e straniere ma sono solo contatti». Contatti. Come quelli tra la Roma e il centrale del Lecce Andrea Esposito. Anche qui, è Lucci a fare chiarezza, ammettendo che «c’è un reale e concreto interessamento, che però non è abbastanza per portare il giocatore nel club». Intanto, il calendario segna «meno tre» al raduno della squadra. Stefano Guberti sarà l’unico volto nuovo la mattina di giovedì a Trigoria, quando la squadra si ritroverà prima di partire per Riscone di Brunico. Dove la Roma dovrà preparare la stagione del rilancio. In attese di notizie dal futuro.

(romanews.eu)