«Lavezzi? E’ più aria di divorzio che di matrimonio. Se va via il Pocho i colpi da fare sono solo due: Cassano e Di Natale». Ciro Venerato, giornalista Rai e grande conoscitore dell’ambiente calcistico partenopeo, analizza con ilsussidiario.net le ore di tensione e il braccio di ferro che si è creato tra Marino e il giocatore argentino. Con un retroscena inedito: «Lavezzi mi confidò di non voler giocare a 3 in attacco. Magari tutta questa situazione è voluta per arrivare ad una rottura…»



C’è da preoccuparsi per quello che è avvenuto nelle ultime ore, con l’addio da Napoli di Lavezzi e la lettera pubblicata da Sky?

Sì c’è da preoccuparsi. La questione del rinnovo è una situazione che va avanti da dicembre, quando Marino promise ai suoi procuratori che avrebbe parlato con De Laurentiis per dare al giocatore un adeguamento al contratto, che lo avrebbe portato a percepire una cifra vicina ai 2,5 milioni di euro. In questi mesi non si è fatto nulla al riguardo ed era naturale che prima o poi sarebbe scoppiata la grana, visto che Lavezzi da tempo era demotivato e le sue prestazioni ne hanno risentito.



Tra l’altro il “Pocho” è molto amato dai tifosi…

Domenica la società pensava che ci sarebbero stati anche striscioni contro di lui, che magari lo avrebbero bollato come mercenario. Invece contro il Chievo abbiamo visto solo scritte affettuose nei suoi confronti, mentre frasi pesanti sono andate all’indirizzo della società.

Sembra di rivivere le tensioni che c’erano state tra Maradona e Bianchi nel lontano 1988…

A quei tempi forse la situazione era anche peggiore, si arrivò vicini alla rottura, che venne scongiurata con la famosa stretta di mano tra Maradona e Bianchi in Trentino. Ma in quel caso  intervenne l’azione diplomatica di Luciano Moggi e di un presidente come Ferlaino. Oggi al Napoli non vedo un direttore generale come Moggi né un presidente esperto come Ferlaino che possano risolvere la situazione. Se Lavezzi restasse a Napoli anche l’anno prossimo mi renderebbe felice, ma sono fra quelli che sono pessimisti. Sono più per il divorzio che per il matrimonio.



Un colpo durissimo per i tifosi del Napoli….

Lui è la seconda icona del calcio a Napoli dopo Maradona. L’affetto e l’amore che ho visto nei suoi confronti lo posso ricordare solo ai tempi di Diego. Tanto che è entrato nel presepe dei Ferrigno, unico giocatore ad avere questo onore negli ultimi anni: questo significa essere considerati un mito. Per questo in città serpeggia la rabbia e la paura per la possibile partenza di Lavezzi.

Converrebbe fare uno sforzo economico per trattenerlo?

Per quello che vale il giocatore credo sia un investimento da fare. Poi però bisogna capire cosa ha in testa la proprietà. Donadoni si strapperà i capelli se venderanno Lavezzi? Per caso non c’è un disegno tattico che prevede un tridente alternativo alla presenza di Lavezzi?

Ma Lavezzi non giocava al San Lorenzo a 3 in attacco?

In privato il procuratore Mazzoni mi disse, pochi giorni dopo l’arrivo di Donadoni, che Lavezzi non voleva giocare a tre punte. Preferisce un riferimento centrale e avere campo.

Chi potrebbe rimpiazzare nei cuori dei tifosi Lavezzi?

Un nome solo: Antonio Cassano. Sarebbe l’unico a tener buona la piazza e sarebbe più che gradito a Donadoni che stravede per il talento di Bari Vecchia. Altra ipotesi possibile, nel caso non si arrivasse a Cassano, sarebbe di portare in azzurro Totò Di Natale che è in rotta con i friulani e che conosce benissimo il lavoro di Donadoni. Un tridente potrebbe essere Quagliarella- Palladino-Di Natale. So per certo che De Laurentiis ha parlato con Preziosi e con la dirigenza della Juventus per Palladino. Da tener monitatorato sarà anche il possibile arrivo di Natali, dal Torino vedo più lui che Dzemaili, di cui si parla molto.

Il Liverpool avrebbe offerto 22 milioni di euro…

Credo siano cifre verosimili, soprattutto per quanto riguarda l’ingaggio del giocatore. Per quanto riguarda la cifra per il suo cartellino sono un po’ perplesso, non ho conferme sui numeri che sono usciti. Posso dire che il Napoli potrebbe venderlo anche per 18 milioni.