La conferenza stampa integrale di Luciano Spalletti alla vigilia di Roma-Victoria Pilsen.  

Il punto della situazione sul ritiro.
“Mi sembra che la squadra stia lavorando correttamente, a parte qualche piccolo intoppo. I moduli e la tattica di squadra? Andranno approfondite entrambe le cose. Qui a Brunico ho molti giocatori di fascia e per questo cerco di mettere insieme un modulo che rispecchi le qualità dei calciatori. Seconda punta o trequartista cambia poco, gli esterni devono sempre rientrare. Non c’è molta differenza con il vecchio modulo”.



Vito Scala ha detto che Totti sta facendo degli allenamenti personalizzati.
“Secondo si riferiva a di Totti, cioè di accomodarlo in base alle sue sensazioni e di mettere a posto le problematiche che potrebbe incontrare. Ma non sono state stilate tabelle particolari, tant’è che il giocatore si è allenato sempre in gruppo. I risultati sono positivi e si va avanti così. Se poi lui accuserà dei problemi, Silio Musa e Scala lo assisteranno. Quest’anno faremo più attenzione”.



Qual è la sorpresa del ritiro?
“I giovani sono interessanti. E’ chiaro che devono migliorare ma sono ottimi ragazzi. Guberti mi ha fatto una buona impressione, Cerci l’ho trovato ancora più maturo e i ragazzini Malomo e D’Alessandro che hanno prospettiva. Questo è il segnale più forte, di continuità”.

Ci sono novità sul fronte del mercato?
“Le nostre neccesità le sapete. Per ora non abbiamo fatto tanto, ma c’è ancora tempo. Qualche uscita dovrà essere fatta. Dobbiamo vedere quello che ci capiterà e le prospettive di riorganizzare una squadra forte”.



In difesa preferirebbe un giovane o un giocatore più esperto?
“Direi un giovane esperto. Un giocatore che ci permetta di sopperire alle insidie del campionato. Esposito e Lucchini? Esposito lo abbiamo seguito, i nostri collaboratori ce lo hanno segnalato. Lucchini sappiamo chi è, però per il momento non c’è nulla”.

Secondo Mourinho l’Inter non è tra le grandi d’Europa.
“Non mi permetto di commentare i rapporti tra Mourinho e il suo club. Non so di queste cose e non ho da dire niente”.

In quale fascia collocherebbe la Roma?
“Stiamo lavorando bene e con grande serenità. Cerchiamo di non creare delle turbative esterne, come ieri che è stato scritto che io ho deciso di cambiare campo perché i tifosi ci contestavano. Non è così. Stiamo lavorando, qualche intoppo c’è stato come quello di Perrotta. L’avevamo tirato fuori per la prima amichevole, ma non è bastato. Ci siamo ricascati, però è stata usata più attenzione. Non parliamo di posizioni o di eventuali traguardi. Giochiamo sempre per vincere e poi si vede”.

Ci saranno cambiamenti nel modulo?
“Il modulo è sempre quello. Per mantenere un giocatore vicino a Totti, al posto del trequartista che permette più rientri, c’è uno più offensivo. Come abbiamo fatto qualche volta con Vucinic. Poi cambia poco. La linea difensiva deve migliorare qualcosa sull’accompagnare le azioni della squadra, però è un atteggiamento a cui bisogna fare attenzione, perché bisogna pure prevenire le ripartenze degli avversari”.

Visto che qualche uscita ci sarà lei ha bloccato qualche giocatore?
“Ci sono delle posizioni che cerchiamo di tutelare però bisogna vedere cosa succederà. Mi sembra che Pradè sia stato chiaro”.

Su Vucinic?
“Per ora il mercato ha girato poco e per quello che so io non ci hanno richiesto nessuno, nessuna società ha fatto proposte o ha esternato richieste. E’ chiaro che si cercheranno di tutelare delle priorità che per noi sono importanti. Vedremo se sarà possibile lo dirà il futuro questo”.

Se parte Vucinic?
“Questi discorsi vanno fatti poi, quando si faranno le mosse di conseguenza vedremo. In caso dovesse mancare una punta dovremo trovare altre situazioni. Anche se devo capire come andranno le cose. Cerci per esempio se tiene fisicamente è uno su cui si deve puntare”.

Al primo impegno ufficiale sarà questo il gruppo a scendere in campo?
“Con questo gruppo, verranno fatte più formazioni io non voglio stressare nessuno e decideremo. Per il 30 il gruppo sarà questo poi ci saranno quelli che rientreranno un po’ più tardi come De Rossi che tornerà il 15 e si allenerà un po’ con la squadra. Poi so che dove è in vacanza sta facendo qualcosa come tennis, per tenersi un po’. Io l’ho sentito poco tempo fa. Non perderà la sua base atletica. Poi c’è Motta, Andreolli e Baptista”.

Si dice che la Roma debba rientrare di 30 milioni…
“Questo io non lo so, dovete parlare con altri e non con me. Dovete parlare con Pradè. io ho detto che ci saranno movimenti di mercato tutto qui. Per sopperire ai nostri problemi delle uscite andranno fatte e chi uscirà dovrà essere rimpiazzato. Una traccia è stata delineata ma ancora non chiara perchè il mercato è fermo”.

Nel suo ultimo incontro con la società lei ha chiesto più chiarezza nella comunicazione e questo dei 30 milioni è un punto un po’ fumoso…
“Intanto la domanda l’hai fatta precisa quindi qualcosa saprai. Questo è segno che in questo senso è stato detto il giusto. Noi dobbiamo fare mercato in uscita questo si”.

Cassetti e Cicinho li vede anche come esterni alti?
“Casseti può essere anche un centrale e da esterno alto solo in casi particolari. In alcuni scorrimenti delle partite e magari ti servono delle necessità”.

Brighi si dice sia un po’ scontento, potrebbe essere lui a partire?
“Per lui vale in discorso generale. E’ chiaro che avendo molti centrocampisti compreso Aquilani, può darsi che li abbiamo un calciatore in più valutando il numero e di conseguenza bisognerà vagliare tutto”.

Cosa le ha fatto decidere di rimanere?
“Io lavoro sempre con entusiasmo avendo giovani che hanno potenzialità importanti. Qui lavoro volentieri con passione ed entusiasmo. E’ chiaro che mi accontento perchè le valutazioni devono essere obiettive. Se non si può spendere le prospettive che vanno create”.

Per questo non fa promesse sul piazzamento o sui futuri risultati?
“No perchè è facile essere presuntuosi e si creano aspettative invece si deve lavorare con impegno e professionalità al di là degli obiettivi. Si lavora di volta in volta giorno dopo giorno”.

Cosa pensa delle possibili novità come le telecamere nello spogliatoio o le partite alle 12?
“E’ chiaro che poi penso che questo non sia importante ma ci sarà da valutare cosa si può fare e cosa no. Fa parte dello spettacolo. La curiosità la capisco. Io preferisco il contatto con il pubblico. Mi piace stare qui ed essere tornato in montagna. Per vedere e sentire la gente. Scoprirne l’entusiasmo. Questo mi da carica e motivazioni e non mi crea disturbo. Dal punto di vista dello spettacolo si aggiunge qualcosa. Come succede nell’Nba”.

Insomma lei è ancora convinto di questa Roma…
“A me mi convince l’amore per il mio lavoro e la mia passione. Questa è la cosa fondamentale e poi che non sia di peso o di disturbo. Io non voglio mai fare del male alla Roma. Mi è sembrato che la Roma mi volesse e sono convinto che con la fantasia e il lavoro si possa sopperire anche alle differenze economiche. Vorrei tornare anche a prima. Tra le possibili modifiche c’è la partita alle 12 che secondo me non disturba assolutamente. Il problema sono quelle notturne al gelo il 15 dicembre o alle 14 in piena estate. Sul resto non ho problemi e non ci trovo nulla di male”.

Ci sarà ancora qualche colpo di mercato in entrata?
“La Roma è cambiata, si parlava solo di giocatori che volevano andare via. Ora si parla solo di chi arriva. Io non penso che nessuno verrà trattenuto contro la volontà nè che nessuno si impunterà per una scelta o per un’altra”.

Però ci sono delle squadre senza un appeal particolare…
“Questo si vedrà quando capiterà questa situazione, per ora non è successo”.

La tempistica del mercato in entrata la preoccupa?
“Sì, può creare qualche diffcoltà. Però abbiamo un serbatoio importante”.

(Fonte: romanews.eu)