Novanta minuti per sperimentare. Una partita per visionare i movimenti della squadra e per apprezzare il neo arrivato Guberti, l’unico volto nuovo di questa quinta Roma targata Spalletti. L’esterno, giunto a parametro zero dal Bari, è partito titolare per la sua prima volta nella formazione giallorossa, dopo i primi 45 minuti giocati domenica scorsa nell’incontro vittorioso contro una selezione locale. Nonostante il test sia poco rilevante la gara ha consentito di apprezzare sul campo il tanto declamato 4-2-4, con Totti e Vucinic molto vicini. Un modulo senz’altro offensivo ma che non dimentica gli equilibri della squadra: in fase di non possesso il nuovo schema sarà pronto a trasformarsi in 4-4-2 con Taddei e Guberti pronti a sacrificarsi in fase difensiva. La Roma torna in campo per il secondo incontro di preparazione in Val Pusteria. Non un incontro entusiasmante nonostante l’atmosfera ricordi un po’ l’Olimpico con tanti tifosi giunti a tifare e a sostenere la squadra, circa 2500 persone per questo test contro i cechi del Viktoria Plizn, squadra che nello scorso campionato di Serie A ceco è terminata ottava, ma molto più avanti nella preparazione, dato che il campionato ceco inizierà il 2 agosto. Quando la squadra giallorossa scende in campo in completa divisa bianca, parte “Roma Roma Roma”, intonata da tutto il pubblico.
PRIMO TEMPO – Inizia la partita con ritmi medio-alti, la squadra è ordinata in campo, la condizione non è al top e le poche pause nella prima frazione di gioco non consentono alla Roma di trovare la strada del gol. Artur tra i pali, Riise affianco a Mexes, Tonetto e Cassetti sulle fasce con Pizarro e Brighi a fare schermo alla difesa. Davanti, Taddei, Vucinic, Totti e Guberti. Totti è già in splendide condizioni, anche se viene marcato stretto dai giocatori cechi che non gli risparmiano qualche fallo di troppo. Taddei ricorda a tutti di avere corsa e numeri, come dimostra la rovesciata andata a stamparsi sul palo alla mezzora del primo tempo, Brighi ha qualità e quantità, cambio di passo, difesa, interdizione,e un’ottima forma atletica; Guberti, maglia numero quattordici, ha fatto impazzire il suo diretto marcatore con finte e contro finte. Gioca a sinistra essendo un destro, ha grandi spunti, velocità, tecnica e voglia di far vedere le sue qualità. Poi arriva quello che non ti aspetti, il vantaggio del Viktoria Plzen, grazie ad un tiro improvviso di Petrzela dal limite dell’area, andato ad insaccarsi in rete dopo aver toccato il palo. E gli animi si scaldano. Mexes, dopo l’ennesimo fallo su Totti, si innervosisce su Kolar. Solo pochi giorni fa aveva dichiarato in sala stampa: “Lo scorso anno il mio comportamento è stato sbagliato, ma tante cose mi hanno fatto reagire nella maniera errata. Io devo migliorare in questo per non prendere tanti gol”. Primo gol subito dalla Roma, prima reazione sbagliata di Mexes.
RIPRESA – Inizia la seconda frazione di gioco con molti volti nuovi, Okaka ha sostituito Totti, Antunes per Tonetto e Bertagnoli tra i pali al posto di Artur. La Roma non ci sta ad uscire sconfitta dal campo e trova subito il gol del pareggio con una autorete dopo un calcio d’angolo. Se la prima frazione ha fornito conclusioni utili per iniziare a disegnare la Roma che sarà con il nuovo modulo, i secondi quarantacinque minuti sono serviti più che altro per studiare i giovani. Malomo ha sostituito Cassetti e si è piazzato, con la fascia di capitano, al centro della difesa vicino a Faty, D’Alessandro si posiziona alto a destra coperto da Crescenzi con Stoian sull’altra fascia in sostituzione di Guberti. Barusso al posto di Pizarro, Greco per Brighi ed Esposito entrato a sostituire uno spento Vucinic. Spalletti richiama due volte Barusso, reo di non rispettare la posizione in campo. Finisce 1-1, con l’assedio dei tifosi verso le panchine in cerca di un autografo. Il primo pareggio della stagione 2009/2010 è giunto, così come il primo gol subito, mancano ancora 18 giorni all’impegno ufficiale in Europa League e la Roma continua a lavorare. L’appuntamento è al 16 luglio, per il terzo test, contro gli inglesi del Blackbuorn Rovers.
(fonte: romanews – di Marco Visco )
David Pizarro al termine della sua gara contro il Viktoria Plzen, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Roma Channel: “Tutto bene, è stata una partita impegnativa, ci siamo dimostrati all’altezza anche se è la seconda uscita. Molti giocatori hanno già preso la condizione e Spalletti ne sarà contento. È stato bello giocare, però è giusto dare spazio a tutti”.
La conferenza stampa di Luciano Spalletti al termine della gara: “Indicazioni positive, una partita che ci ha impegnato. Abbiamo lavorato bene e mi sembra che si siano anche ricercate delle soluzioni. Sono soddisfatto. Abbiamo mantenuto le posizioni, abbiamo rispettato i ruoli e sfruttato le qualità nostre. Abbiamo trovato anche delle buone soluzioni”. Brighi? “Si Matteo ha qualità buona, si fa trovare pronto, tira sempre fuori il massimo. Questa è la sua forza. Ieri quando dicevo che anche lui è sul mercato, non parlavo di lui ho detto anche lui come gli altri. Certo lui è uno di cui ci si priva con dispiacere. Anche Pizarro ha giocato bene, soprattutto nelle intenzioni”. La formazione che giocherà il 30 sarà grosso modo questa? “Si grosso modo è questa, ci sarà da vedere ovviamente anche come torneranno i nazionali. Spero di avere Menez a disposizione. De Rossi, vorrei averlo perché uno come lui non si trova facilmente”. Come vede Guberti? “Stefano ha fatto bene, ha fatto vedere le sue caratteristiche, ha puntato sempre e i compagni già lo cercano. Oggi hanno cercato di essere corti, ovvio non sei al top e quindi mantenendo le punte alte più altri giocatori offensivi, ovvio a volte di mettono in affanno. “Si deve cercare di avere le distanze giuste ed oggi l’hanno ricercato bene anche se a volte non ci sono riusciti”. Come vede Faty? “Faty mi ha fatto una buona impressioni, è dinamico e motivato così come l’ho visto e con lui ci lavoro volentieri. Poi lui sta abbastanza bene anche come centrale, attacca e cerca di riconquistare. Ovvio bisogna lavorare. Quando ci sono situazioni in cui andiamo in affanno forse è ancora un po’ titubante. E’ sveglio e attento”. Un po’ di nervosismo. “No è normale, oggi abbiamo dato molto e speso molto, forse oggi siamo stati anche un poo’ provocati. Poi se si può evitare di reagire è sempre meglio. Si risponde sul campo e non mi piace a fallo avvenuto andare a fare le cose plateali. Serve sostanza, mettiamo il piede ed entriamo con convinzione. Troppe parole, troppe dita in alto, bisogna andare con consistenza sulla palla, così si risponde”. Come lo vede Okaka? “Okaka secondo me ha potenzialità esagerate ma le deve far funzionare ed essere continuo. Deve saper ragionare nella partita a volte si perde. Lui ragazzi è fortissimo e può fare tutto ma a volte si perde. Oggi pure ne ha fatte un paio non male. Deve anticipare con la testa e concentrarsi. Lavorandoci ci viene su buono”. Oggi Totti non ha giocato tutta la partita… “Totti l’ho fatto uscire così, per farlo riposare e far giocare tutti, non abbiamo moltissimo tempo per la verità”. Come li vede i giovani? “Secondo me son tutti bravini devono lavorare ancora e fare esperienze reali e vere. Giocare nella Roma non è come giocare da altre parti, magari senti di più la precisione. D’Alessandro deve capire quali sono le sue qualità e sono bravi. Lui come altri”. Ma è vero che vi hanno chiesto di essere più disponibili? “No non mi risulta, ho sentito questo discorso e queste richieste che per certi versi sono anche giustt. Ma i ragazzi stessi non vogliono mettersi in evidenza. E’ un fatto caratteriale, a volte chiamano sempre i soliti e poi si coinvolgono tutti. Ovvio Totti è Totti ma insomma non c’è niente che non vada nello stare con i tifosi. Ci piace loro sono grandi”. Hai chiesto un portiere per il 30? “Io non le dico le richieste che ho fatto, le richieste le fanno tutti gli allenatori. Anche io magari ne voglio fare qualcuna”. Come sta Menez? “Mah gli fa un po’ male ma ora che si può lo voglio preservare”.
Alessandro Malomo è stato intervistato da Roma Channel: “E’ andata bene, sono entrato per primo e dopo qualche minuto il mister ha finito tutti i cambi disponibili. Mexes è arrivato verso di me e mi ha dato la fascia di capitano. Mi ha detto “prendila te” e per fortuna la partita è andata bene. Quando in panchina c’è Spalletti e in campo certi giocatori avere la fascia di capitano in prima squadra è normale che qualcosa dai di più. Quando giochi con gente più forte ti devi impegnare di più e dimostrare di esser al loro livello. La prima partita è stata con una squadra inferiore a loro ma dai sempre il massimo. Oggi la squadra è stata superiore ma è normale che quando ci sono partite di questo livello ti impegni così tanto. E’ la terza volta nella mia carriera che ho giocato davanti a tutti questi tifosi e quindi è stata una esperienza stupenda. Mexes è un giocatore di straordinaria qualità sia come giocatore che come uomo, mi aiuta tantissimo e mi da consigli. Sono migliorato grazie a questi campioni. Fisicamente sto bene, ho faticato tanto ma non lo sento”. Gabriel Antunes è stato intervistato da Roma Channel: “E’ stata una buona partita, un buon test per noi anche se siamo stanchi. L’importante è stare bene i prossimi giorni, il 30 è il più importante. Io all’inizio sono arrivato un po’ così, sono stato fermo 3 mesi per l’operazione, ora sto un po’ meglio, con il tempo prendo la fiducia e la carica fisica perché ho perso questo, con questi compagni e questo tecnico posso migliorare. Sono molto motivato, io sono stato fermo quasi un anno, a parte le prime partite dello scorso anno sono stato fuori e adesso ho bisogno di lavorare per prendere fiducia e trovare un po’ di spazi. Io devo migliorare fisicamente perché sono un po’ giù e devo prendere la carica nella corsa e sulla parte difensiva. In una squadra come la Roma si deve fare tutto perfetto”.
Mauro Esposito è stato intervistato da Roma Channel: “È stato un buon allenamento questa partita. Ciò che conta è mettere minuti nelle gambe. Questi giorni lavoriamo intensamente per poi essere pronti alle partite che contano. Io voglio cercare di fare bene, vengo da due anni in cui non riesco a esprimerne al meglio le mie potenzialità e spero di dimostrarle quest’anno. La seconda parte della scorsa stagione ho giocato da seconda punta non essendo il mio ruolo naturale. Io vorrei essere utile in campo per il mister poi il resto non conta. Sicuramente contro il Manchester sarebbe stato un gol importantissimo, però non può dipendere solo da un episodio. Nell’arco di una stagione si vede la potenzialità di un giocatore, li non ho dato il massimo purtroppo”.