Per il calciomercato Roma serve un sacrificio, diciamo così. La Roma, come noto, per fare calciomercato deve vendere e quindi incassare qualche milioncino: a fine mercato l’attivo dovrà essere +35. I calciatori in vendita, senza fare l’elenco, tutti meno De Rossi (a meno di clamorosi ripensamenti da parte del calciatore stesso) e Totti. Vucinic è un possibile partente, ha mercato in Inghilterra e in Spagna. Specialmente dall’Inghilterra: Tottenham e Manchester United. «Il Tottenham possiamo scartarlo», dice il montenegrino. Un dirigente del Manchester ha chiamato Trigoria un mese fa: un semplice sondaggio su Vucinic. «Ci faremo risentire», così da Manchester hanno chiuso la telefonata. Senza fare offerte ufficiali. Spariti. Si faranno risentire, forse.



Mirko vale dai venti milioni in su, altrimenti non varrebbe la pena cederlo. A sentire lui, non ci pensa nemmeno ad andare via: «A Roma sto benissimo, sto in un gruppo che mi piace tanto e in una società che mi ha aiutato a crescere», ha detto ieri e nei giorni scorsi a Riscone di Brunico. Ma? C’è un “ma”. «Per il bene della Roma potrei andare via. Certo, ho firmato il rinnovo da poco e mi dispiacerebbe andarmene. Ma per il bene della Roma potrei farlo, per ora non ci sono state richieste. Se dovessero arrivare ne parlerò con i dirigenti». Se parte il montenegrino, la Roma si vedrebbe costretta ad acquistare un altra punta (se ci sarà l’occasione due). Con il 4-2-4, ce ne vogliono un paio in campo e almeno una in panchina. Tre attaccanti di un certo livello, insomma (compresi gli adattati nel ruolo, tipo J. Baptista. Alla Roma manca un attaccante dai gol facili. «Sì, è vero. Sto lavorando per quello. Voglio arrivare a segnare una ventina di gol a stagione.



Le reti belle le faccio già, per aumentare il bottino mi mancano quelli facili. Quest’anno dobbiamo riscattarci dalla passata stagione. Tutti. Spalletti vuole un altro attaccante? Più siamo e meglio è, per me non ci sono problemi. Il rapporto con le altre grandi? Chi sta sopra di noi ha perso qualche pezzo, noi siamo rimasti gli stessi. Io sto bene, ho superato i problemi fisici. Speriamo di essere all’altezza. Il cambio del modulo? A me va meglio perché siamo quattro attaccanti», in sintesi le sue parole, ieri. Come noto, non basterà vendere un pezzo per fare + 35.

Spalletti forse si vedrà andare via più di un giocatore. Brighi è uno che può partire. La Fiorentina lo sta seguendo con attenzione, anche se non si è fatta ancora viva con la Roma. Il Palermo pure – lo sostiene il suo procuratore – è interessato al centrocampista. Un altro che potrebbe partire è Juan, che sta lavorando in Brasile per superare lo stiramento muscolare rimediato in Confederation. Juan è nelle mire del Chelsea. E non solo. La Roma vendendo Juan, acquistando Esposito dal Lecce e/o Lugano a parametro zero, farebbe una grossa plusvalenza. Che è un po’ l’obiettivo di questo mercato: vendere a 2, acquistare a 1 o a zero, tanto per fare degli esempi. Infatti chi arriverà verrà pagato poco o niente. Prestiti, acquisti in compartecipazione e così via. Un portiere, uno (due) attaccanti, un difensore e un esterno. C’è parecchio da lavorare. A meno che non si rifaccia vivo un compratore, cioè Fioranelli che, a detta di molti, non è fuori del tutto.



Quasi in dirittura di arrivo la preparazione a Riscone di Brunico, domani sera ultima amichevole in Alto Adige, a Bolzano, contro il Blackburn, ore 20.45, diretta Roma channel (differita, ore 23.20, Rete 4). Menez ieri si è sottoposto a risonanza magnetica: nulla di grave, solo un’infiammazione, fanno sapere. Mattina, solito lavoro atletico, soprattutto sulla forza. Nel pomeriggio, esercitazioni tattiche con partitella finale. Spalletti continua a provare Faty (che con Mexes, Okaka, Totti è andato a segno) come difensore centrale. Hai visto mai.

(fonte: testo integrale de Il Messaggero)